Nessun timore, non
parleremo di religione e di spiritualità; meglio, non ne scriveremo nel senso
comune del termine.
Ma c’è stata molta
religione del gusto e molta ricerca per sollevare lo spirito nella serata
organizzata a casa di Marco e Giorgio Falconi. E per casa intendiamo la
loro accogliente Trattoria: luogo di beata perdizione enogastronomica in quel
di Ponteranica, a una manciata di km da Bergamo. Non era la nostra prima volta
(e neanche l’ultima, ovviamente) da Falconi; lo era per un amico coinvolto ma
abbondantemente consenziente e per altri due che con entusiasmo sono arrivati
dalla metropoli milanese sulla fiducia, grazie.
La serata aveva una
connotazione assai forte e accattivante: Adid, l’Associazione Degustatori
Italiani Distillati (Marco Falconi ne è da qualche tempo Governatore per
Bergamo) ha per fine quello di ricercare, tutelare e diffondere i valori della
grappa e dei distillati e allo stesso tempo promuoverne la cultura (cit. home
page www.adid.it).
Potevamo essere insensibili a questo richiamo? Certamente no e, con
l’entusiasmo da apprendisti che ci contraddistingue, abbiamo affrontato la
serata. Menu costruito con uso sapiente di distillati: Whisky Torbato per
la cottura della Coppa di Cinta Senese, Acquavite di uva Prime Uve nere per il
Risotto con Taleggio e zucchine, Rum per la crema inglese della Crostatina ai
frutti. Una menzione d’onore per gli antipasti: troviamo questo termine
assai riduttivo per le portate di profumi, aromi e appagamento che la sequenza
di prosciutto di Norcia IGP, la già citata Coppa e il salame del Marco hanno
regalato alle nostre papille. A seguire risotto (Ospiti A Tavola lo
preferiscono più acerbo di cottura), i garganelli fatti in casa con un ragù
toscano di cui serbiamo ancora il sapore (e di molto migliore rispetto a
quello, già notevole, di qualche tempo fa). Girello di Chianina al forno, un
assaggio di spettacolari formaggi (Marco conosce, sceglie e consiglia solo il
meglio) e dolce di cui sopra.
In teoria si poteva
andare a casa già belli contenti. La degustazione dei distillati ci ha
catturato: un Talisker di 10 anni, un Plantation Rum del 1990 e una
Maschio Prime Uve Nere del 2007 hanno definitivamente aperto la nostra
mente alla degustazione dei cioccolati di Bonajuto. Un crescendo di
fondente dal 50% all’88%, pura libidine cioccolosa.Abbiamo
passato la mano sulla degustazione guidata dei sigari, complice ed
esperto Matteo Medici: gli estimatori hanno intensamente scelto tra Griffin’s
No. 500 dalla Repubblica Domenicana, un Montecristo No. 4 cubano e dei Camacho
Criollo Monarca dall’Honduras.Ricapitolando: colpiti? Eccome. Gli amici
commensali sorridenti, noi appagati. Anche per oggi lo spirito è leggero.
Alla prossima.www.trattoriafalconi.it
Elena Miano
7 settembre 2012
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