martedì 28 febbraio 2012

LOMBARDIA DA VIVERE: VILLE GENTILIZIE VILLE DI DELIZIE


LOMBARDIA DA VIVERE: VILLE GENTILIZIE VILLE DI DELIZIE


Troppo  spesso ci dimentichiamo quanto siano belli e ricchi di storia  i luoghi che ci circondano, distratti come siamo da mille cose e mille altre mete. Per una volta sbirciamo fuori dall'uscio di casa ed affacciamoci per godere della nostra regione, qualsiasi essa sia. Prendiamo la Lombardia per esempio: in tutta questa area possiamo trovare luoghi meravigliosi che, nei secoli, hanno visto  il consolidarsi quell'importante fenomeno delle Ville di delizia. Residenze nate proprio per “svagare e stupire”, splendide magioni spesso costruite su casini di caccia preesistenti cui, però, si aggiungono nuovi spazi, ampie stanze che ospitano ricche collezioni d'arte e che proiettano negli splendidi giardini la brama di stupire e trasformare.

"La zona a nord di Milano – oggi inserita nei territori delle Province di Milano e di Monza e Brianza –storicamente più salubre e climaticamente favorevole rispetto a quella meridionale, è stata da sempre luogo privilegiato per la realizzazione di dimore nobiliari di villeggiatura definite “ville di delizia”.
Villa Arconati (Castellazzo di Bollate), Villa Cusani Tittoni Traversi (Desio), Villa Borromeo Visconti Litta (Lainate), Palazzo Arese Borromeo (Cesano Maderno) e Villa Pusterla (Mombello di Limbiate): sono questi i primi cinque gioielli architettonici messi a Sistema grazie alla collaborazione di enti pubblici e società private e al cofinanziamento della Fondazione Cariplo.
L’attività progettuale e operativa ha già prodotto risultati significativi: l’avvio di interventi di restauro nelle residenze di Lainate e di Cesano Maderno; l’ottimizzazione delle iniziative di gestione, comunicazione, organizzazione eventi, informazione alla stampa e progettualità didattica; la realizzazione di un portale web dedicato; la presenza a eventi fieristici internazionali; la promozione integrata e coordinata di spazi, messi a disposizione di privati e aziende.
Nato come modello sperimentale per la riscoperta e la valorizzazione delle Ville gentilizie del nord Milano, il Sistema risponde all’esigenza di tutelare e gestire il patrimonio culturale e architettonico lombardo e, partendo da un primo nucleo di cinque residenze storiche, sta ora verificando le opportunità di coinvolgere nel progetto un numero crescente di ville e palazzi gentilizie.
Il Sistema delle Ville Gentilizie Lombarde, giunto al suo secondo anno di operatività, nasce dalla collaborazione e dall’unione di intenti di enti pubblici e privati e dal cofinanziamento della Fondazione CARIPLO.Esso poggia sul presupposto che il patrimonio culturale possa e debba essere valorizzato attraverso la messa in rete dei beni e si propone di realizzare i propri obiettivi sviluppando nuove formule di collaborazione tra economia e cultura, tra pubblico e privato, sollecitando investimenti e partecipazioni che sostengano le attività di gestione e valorizzazione culturale del territorio.
Siti di notevole pregio storico e artistico, le cinque ville di delizia rappresentano oggi un elemento di grande rilievo nell’ambito dell’offerta turistico-culturale del territorio. Le Ville sono uno scrigno di arte e cultura, il palcoscenico privilegiato per eventi indimenticabili, offerto oggi ai visitatori attraverso il Sistema."

Questi incomparabili gioielli oggi chiedono di vivere nuovamente, se non proprio l'originale magnificenza, almeno quel più breve istante di giocoso splendore che una cerimonia, una festa, un incontro speciale possono regalare loro. Non priviamoci di tanta bellezza, andiamoci.

Info:
Over.Comm srl – tel. +39.029374584 – fax. +39.0293163919 – villegentilizielombarde@overcomm.it
ufficiostampa@villegentilizielombarde.org 

www.villegentilizielombarde.org - www.overcomm.it

Elena Miano
28 febbraio 2012

lunedì 13 febbraio 2012

DIRE, FARE, OZIARE, MANGIARE


DIRE, FARE, OZIARE, MANGIARE

Dobbiamo ammetterlo: siamo di parte. Il Devero (www.deverohotel.it) ci è sempre piaciuto; ora ancora di più. Quattro stelle di un altro pianeta, così recita la home page del sito dell' Hotel. Basta entrare e immediatamente ciò che colpisce è la serena professionalità di tutti coloro che, giorno dopo giorno, lavorano per far funzionare questa macchina complessa. E da pochissimi giorni a tutti i servizi che vengono offerti  si è aggiunta una SPA. Vabbè, tanto che ci vuole, dirà qualcuno... Ci vuole, e molto. Servono la risolutezza della proprietà nel voler offrire non solo il meglio ma, soprattutto, ciò che il cliente Devero cerca e trova nelle altre proposte; serve la collaudata professionalità di un team - quello di Spa Emotions  - (www.spaemotions.com )che ha fatto fare ai centri benessere un salto di qualità formandfornendo una squadra  specializzata composta anche da medici, serve una dirigenza che sappia coniugare al meglio il mondo del business con quello del sè. Mica poco. Qui non troverete mosaici scenografici e un pò kitsch a fare da sfondo all'area umida, non troverete nemmeno tinozze di legno per l'idromassaggio all'aperto, non troverete neanche le caverne di neve ma...una piccola SPA privata dove rimanere anche sei ore a  farvi coccolare insieme a chi volete, la possibilità di avere (davvero) un check up che assicuri i percorsi più idonei per voi, una équipe medica che possa seguirvi e consigliarvi e tutti i trattamenti che riuscite ad immaginare, con  prodotti garantiti da anni di ricerche scientifiche.

E se, ancora, non vi siete tirati su di morale,  per l'amordiddio andate a mangiare in uno dei ristoranti del Devero (http://www.deverohotel.it/ristorazione/devero-ristorante/) e tuffatevi senza ritegno alcuno nella cucina vera di Enrico Bartolini chef stellato e non divo. Mica poco.

Elena Miano
13 febbraio 2012

mercoledì 1 febbraio 2012

PRIMA IL DOVERE, POI IL PIACERE......

PRIMA IL DOVERE, POI IL PIACERE......

Per una volta non parlerò di cibo; non me ne vogliate e, se incuriositi, continuate a leggere.
Andare al Macef (www.macef.it) è diventato, purtroppo, sempre più un dovere. Già il fatto che ci fosse così tanta possibilità di parcheggiare mi aveva colpito; ricordo in anni passati fiumi di auto convogliate dagli addetti verso parking sempre più lontani. Se la premessa era quella non poteva andare benissimo.
Registrazione, catalogo e via: sono pronta per scandagliare la fiera alla ricerca di un prodotto che mi colpisca. Oggetti, novità, shabby, country, classico italiano o semplicemente interessante. Basterebbe che ci fosse un qualche cosa, neanche tanto nuovissimo e/o ipercreativo: se non fosse già visto e stra-copiato sarebbe già un bel risultato. Dopo sei ore passate su e giù per i padiglioni il riassunto è il seguente: tanti si sono messi a fare tavola, molti si sono convertiti alla plastica, troppi hanno un'aria di palese disarmo e ci sono fior di aziende assenti, voglio sperare solo per strategia di marketing.
Lievemente depressa decido di concedermi del tempo nei padiglioni dei bijoux. A parte l'infinità di indiani che propongono di tutto e di più ci sono anche produttori italiani; alcuni, passatemi il termine, "se la tirano" un pò troppo, altri hanno il pregio di lasciar parlare il loro prodotto.
Premetto, sono una bijouxdipendente; se non indosso almeno qualche collana ( vistosa e originale è meglio) vengo assalita da indicibili crisi di astinenza.... 
Trovo dei bracciali e delle collane d-e-l-i-z-i-o-s-e da Bruna Villa (www.brunavilla.it). Mi fermo perchè le catene con quei ciondoli così particolari sono davvero notevoli, dissacranti e divertenti q.b. Loro sono gentilissimi e disponibili: parliamo delle creazioni esposte ma anche di cucina, di ristoranti e cibo. Due scatti con il cellulare, per un promemoria di originalità creativa. Ma sul loro sito c'è molto di più.
Adesso sono più sollevata, forse non tutto è perduto....
Ecco, in questo Macef un pò deludente e bisognoso di rinnovamento il vanto dell'estro italiano può ripartire da qui.

Elena Miano
1 febbraio 2012