venerdì 27 maggio 2016

VALCALEPIO EN PRIMEUR: QUANDO IL SUCCESSO E' NEL FARE GRUPPO

Nella splendida cornice del Castello di Grumello, ospiti della signora Cristina Kettlitz, una delle tre Donne del Vino produttrici in Bergamo, si sono dati appuntamento giornalisti e sommelier da tutta Italia, ristoratori e selezionatori verso l’estero per una grande degustazione dei vini della Valcalepio.
L’avvio agli assaggi è stato dato dal prof. Attilio Scienza, intervenuto per l’occasione e grande esperto e professore ordinario di viticoltura: un racconto che ha ricordato in che modo gli ancestrali dei   vitigno del Cabernet Franc, padre del Cabernet Sauvignon (che con il Merlot costituisce il Valcalepio per l’appunto) siano arrivati in Italia partendo dall’Antico Epiro arrivando in epoca carolingia in Francia dove sembra avvenne l’incrocio spontaneo, approdando  ufficialmente in Italia solo nel 1820, importato dal Conte di Sambuy che lo pianterà in una sua proprietà nei pressi di Marengo.
Una serata ad
invito solo per tecnici, questa seconda edizione di Valcalepio En Primeur - la prima si tenne nel 2014 per festeggiare i 60 anni del Castello di Grumello, strutturata in due diversi momenti: gli assaggi di botte della vendemmia 2015 di ben 12 produttori, dall’Adda al Lago d’Iseo, all’interno della barricaia nella parte più antica del Castello; a seguire la degustazione, nelle eleganti sale del Castello, dei vini di punta delle diverse cantine. Una grande ed interessante panoramica della produzione vitivinicola delle aziende partecipanti e della nostra provincia: Angelo Pecis, Bonaldi Cascina del Bosco, Caminella, Castello di Grumello, Eligio Magri, La Collina, La Rocchetta, Le Corne, Le Mojole, Medolago Albani, Sant’Egidio, Tosca, queste le cantine presenti, tutte racchiuse nella zona pedecollinare ma diverse per conformazione del terreno e vini prodotti. Dai bianchi fermi agli spumantizzati, dai rosati ai rossi, ai moscati gialli e rossi gli invitati hanno potuto degustare per la prima volta o approfondire i vini prodotti nella provincia; per alcuni degli addetti ai lavori provenienti da altre regioni si è trattato di una sorprendente scoperta, a conferma dell’alto livello qualitativo che contraddistingue la nostra produzione vitivinicola. Aziende storiche, altre più “giovani”, alcune biologiche: un universo di profumi e caratteristiche ben spiegate dai produttori e dagli enologi presenti. Un successo anche femminile, tre infatti le produttrici Donne del Vino a capo di aziende che raccolgono successi e premi: Marta Mondonico de Le Mojole, Vanna Buelli de La Rocchetta e la padrona di casa Cristina Kettlitz. Donne tenaci che si confrontano ogni giorno con la non facile gestione di vigna, cantina, clima e burocrazia. Fare vino con passione, promuoverlo con successo insieme al suo territorio: questo l’obiettivo dei dodici produttori partecipanti, al di là di sigle e appartenenze associative. Naturale per gli organizzatori pensare di accompagnare la degustazione dei vini pronti con formaggi e salumi locali: dallo spettacolare grana padano 22 e 30 mesi  di Agricola San Giorgio, nuovamente premiato a Cibus 2016 ai grandissimi formaggi di capra della Via Lattea esportati in tutto il mondo alle formaggelle aromatizzate e i salumi di Gigi Formaggi.