mercoledì 12 marzo 2014

TREVISO, RICORDI E TIRAMISU'…



TREVISO, RICORDI E TIRAMISU'…


E pensare che avevo da poco chiesto ad un amico se ci fosse ancora  quel locale poco distante  da Piazza dei Signori a Treviso. 
Le Beccherie. 
Anzi l'Antico Ristorante alle Beccherie. L'inventore del tiramisù, per  intenderci.

Chiuso da pochi giorni, azzerati anni di storia. 

E un altro pezzo della mia memoria che se ne va per sempre. Non perché il mio ricordo sia più significativo di quello di altri ma è il mio di  bambina, di  quando si  partiva per le vacanze d'estate in Cadore e siccome non  ci si arrivava in autostrada come ora, ci si fermava strada facendo, secondo gli incontri di lavoro di mio padre. La tappa era  Treviso, città meravigliosa, dove papà sceglieva accuratamente in che  hotel scendere e, soprattutto, dove mangiare. La regola era mai fare la prima colazione in hotel: cappuccio e  cornetto in piazza. Poi, lui in giro per lavoro e noi con la mamma a zonzo per il centro; solo fino all'ora dell'aperitivo però, celebrato da Biffi  con un bicchiere di bianco e un panino alla porchetta. E per tirare l'ora di colazione un giro al banchetto dei funghi giusto dietro la piazza, un po' in bilico sull'acciottolato.

Ricordi magnifici, certamente ampliati dal tempo; però, chissà perché, ho memoria di arredi e atmosfere di questi luoghi e dei particolari che da bimba si sono impressi nella mia mente. Ristoranti dove si tornava con una certa regolarità, dove a noi bambini ci trovavano cresciuti anno dopo anno, dove ci aspettavano persone prima ancora che ristoratori, personale o proprietari che in sala non lasciavano nulla al caso, ricordavano il cliente e cosa preferisse, sempre con la gentilezza che mai trascendeva in eccessiva confidenza.

Alle Beccherie mangiavamo sulla piccola terrazza, ombreggiata, i fiori curatissimi, la bontà della cucina una certezza. E non ho mai visto chi cucinasse. 
Rammento la cortesia dei titolari un giorno che la mamma ebbe un leggero malore, la sollecitudine nel chiamare un medico, la disponibilità  ad attendere che si riprendesse. 

Non vorrei dire altri tempi o altra professionalità, non voglio neppure generalizzare; sono passati davvero decenni e i tempi e la clientela cambiano così rapidamente. Vogliamo altre cose, la cucina e il locale devono stupire, spesso ci aspettiamo di vivere l'esperienza della cena più che apprezzare la cena stessa. Resta però indelebile, gradevole e forse un po' nostalgica  l'impressione di aver vissuto un diverso stile nella accoglienza del cliente, una attenzione fortunatamente non fossilizzata solo nei locali di un certo livello.

Le foto sono tratte dal sito del locale www.anticoristorantebeccherie.it

Elena Miano
12 Marzo 2014