COMUNICATI STAMPA

LA BASILICATA SI DEGUSTA A MILANO
I VINI DELLA BASILICATA A MILANO

Una bella presentazione quella dedicata ai vini della Basilicata, organizzata per la stampa e gli operatori di settore dall'Enoteca Regionale Lucana.

L'evento, coordinato da DiVino Italy, porterà alla ribalta nella cornice di Duomo 21 più di 30 etichette espressioni  delle diversità e delle peculiarità  della terra di Basilicata. I prodotti provenienti dai vigneti e dalle colture del luogo, colmano le piccole botteghe di sapori e circondano gli affascinati siti storici nei dintorni della Venusia Romana, in sintonia con la vivacità della città di Matera, proclamata Capitale Europea della cultura per l’anno 2019 e contribuiscono rendere la Regione Basilicata una florida realtà di gusti olfattivi, visivi e gustativi da scoprire e riscoprire, meta sempre più popolare per turisti e appassionati, interessati a conoscere e a fruire della bellezza, della cultura e dei piaceri offerti dai luoghi del vino di cui il territorio lucano si pregia. È in questo scenario che opera l’Enoteca Regionale Lucana con sede a Venosa, nella prestigiosa location del Castello Pirro del Balzoistituita con Legge Regionale n. 13 del 1 luglio 2008 come associazione di 40 viticoltori uniti nell’intento di divulgare la cultura dei prodotti eno-gastronomici ed agro-alimentari lucani in Italia e nel Mondo, contribuendo alla valorizzazione del territorio nello scenario turistico internazionale. La Regione Basilicata ne riconosce le attività, senza scopi commerciali e di lucro, finalizzati alla promozione e valorizzazione della vitivinicoltura e dell’ agricoltura di tutto il territorio lucano.

In occasione dell’ evento I vini di Basilicata a Milano, che si terrà venerdi 1 Aprile all’enoteca Duomo 21 dalle ore 18.30 avrà luogo la conferenza stampa di presentazione del progetto di valorizzazione e promozione dei vini di Basilicata, promosso dall’ Enoteca Regionale Lucana, a cura del Presidente Paolo Montrone. Sarà illustrata la partecipazione collettiva degli associati all’ imminente appuntamento del Vinitaly 2016.

Info per la stampa:
DiVino Italy
Tel. 02 83418985 - 
info@divinoitaly.com 

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Milano, 6-8 marzo 2016 

Sono attesi chef di fama internazionale (tra i tanti, Matthew Kenney, fondatore della più importante scuola di cucina vegana crudista al mondo e Margarita Forés migliore chef donna per gli Asia’s 50 Best Restaurants) e molti fra i più rappresentativi chef italiani (Massimiliano AlajmoMassimo BotturaMoreno CedroniEnrico CrippaNiko Romito...). In programma quattro nuovi filoni di approfondimento (Identità di Caffè, Identità di FormaggioIdentità di Panettone e Identità di Champagne) e poi spazio all’eccellenza del vino con il Merano WineAward. Infine una eccezionale opportunità dedicata agli appassionati: la Scuola di Identità Golosel’ABC della cucina d’autore, in collaborazione con Arte del Convivio.

È nel segno di un evidente arricchimento che si aprirà la XII edizione di Identità Golose, congresso internazionale di cucina e pasticceria d'autore, in programma a Milano da domenica 6 a martedì 8 marzo, al Mi-Co Milano Congressi, in via Gattamelata 5.
Tutti i dettagli su www.Identitagolose.it, di seguito alcune anticipazioni.

Tema dell’edizione 2016 è “La forza della libertà”: una riflessione a 360° sul valore della creatività e della convivialità messe a dura prova dalle tensioni che attraversano il pianeta. Reagire significa anche intensificare gli scambi culturali e tecnologici che avvengono nelle cucine e nelle sale dei ristoranti di tutto il mondo. Questo da sempre lo scopo di Identità Golose.
La cucina, del resto, è sempre stata cultura, libertà di scambiarsi prodotti, cercare nuovi sapori, contaminarsi attraverso il meglio di civiltà e alimentazioni diverse. Va difesa la curiosità, la gioia davanti a una novità, il sogno di chi intende innovare, di chi si apre al nuovo e si sottopone al giudizio del pubblico nella speranza che risulti gradito. A questo proposito, il piatto simbolo del congresso, non poteva che essere To Bee or not to Bee (una geniale e giocosa trippa decorata che ricorda un nido d'ape) creato da Cristina Bowerman, patronne di Glass Hostaria a Roma.
L’apertura dei lavori del congresso sarà affidata, domenica 6 marzo, a Davide Scabin, chef provocatorio e perfezionista che riesce sempre a proporre contenuti che vanno al di là del piatto. Tra gli appuntamenti con la cucina straniera, nella giornata di esordio del congresso, ricordiamo la nuova avanguardia spagnola rappresentata da Ricard Camarena, considerato la nuova punta di diamante della cucina iberica post-El Bulli; dai Paesi Baschi ritornerà a Milano Josean Alija, il “cocinero vegetal”, alla guida del ristorante Nerua al Guggenheim Museum di Bilbao; dal Venezuela è atteso Carlos Garcia, demiurgo di un rinnovato orgoglio nazionale che passa anche attraverso la riscoperta dell’identità culinaria venezuelana.
La prima giornata in auditorium si concluderà con un interessante dibattito dal titolo “La stella: sogno impossibile per la pizza?”. Discuteranno sul tema gli alfieri della pizza italiana di qualità: Renato Bosco, Enzo Coccia, Massimo Giovannini, Simone Padoan, Franco Pepe Gino Sorbillo.
Ad arricchire i momenti di riflessione di domenica sarà un appuntamento proposto da S.Pellegrino che prende spunto dal progetto S.Pellegrino Young chef durante il quale si rifletterà su una delle caratteristiche distintive del settore: la disponibilità dei maestri a coltivare e premiare il talento di cuochi giovani e promettenti. Tra gli chef che prenderanno parte al dibattito ci sono Davide Oldani, Andrea Berton, Annie Feolde, Alessandro NegriniCristina Bowerman, Matteo Baronetto Paolo Griffa.

Il primo giorno del congresso coinciderà quest’anno anche con l’avvio della sesta edizione del Premio Birra Moretti Grand Cru, rivolto a chef e sous-chef italiani under 35.
Mentre sul palco dell’auditorium si alterneranno fino a martedì i più grandi protagonisti della cucina italiana e internazionale, altre due sale ospiteranno un ricco programma di approfondimento su tematiche specifiche:
Domenica 6 marzo
Identità di Gelato, Identità di Formaggio, Identità Naturali e Identità di Champagne
Lunedì 7 marzo
Identità di Caffè, Identità di Pane e Panettone, Identità di Pizza e Identità di Champagne
Martedì 8 marzo
Identità di Pasta, Identità di Mare e Identità di Champagne
Identità di Gelato salirà in cattedra l’artigiano che fra i primi ha puntato sull’utilizzo della materia prima di qualità nel mondo del gelato, Antonio Cappadonia; grande attesa anche per la lezione dei marchigiani Moreno Cedroni Paolo BrunelliSimone Bonini, ice cream-chef e patron della celebre Carapina, racconterà la sua continua ricerca nella personalizzazione di ogni prodotto.
Identità di Formaggio, sezione di approfondimento organizzata in collaborazione con il Consorzio Tutela Grana Padano, si discuterà del sapiente utilizzo dei prodotti caseari in cucina. La sezione si aprirà con lo chef Andrea Aprea del ristorante Vun del Park Hyatt, che sarà affiancato sul paco dal medico nutrizionista clinico, specialista in medicina interna, professore associato in scienze tecniche dietetiche Maria Letizia Petroni. Insieme i due esploreranno da una parte le caratteristiche nutrizionali del formaggio del Consorzio, dall’altra l’irrinunciabile aspetto legato alla gola.
Identità Naturali, appuntamento organizzato in collaborazione con Alce Nero, proseguirà l’esplorazione iniziata negli anni scorsi sul tema della naturalità, con lo sguardo attento alle declinazioni contemporanee e ad esperienze nuove come il laboratorio di ricerca sulla raccolta, la conservazione e l’utilizzo del cibo selvatico per l’alimentazione umana di Wood*ing: è possibile una sostenibilità alimentare che va oltre al bio e oltre il km zero? Qual è l’importanza della biodiversità naturale spontanea?
Tra gli approfondimenti del lunedì troviamo la prima edizione di Identità di Caffè, appuntamento organizzato in collaborazione con Lavazza, in cui sarà possibile incontrare il pastry chef David Gil con Ruben Gonzálezsous chef del ristorante Tickets, entrambi allievi di Albert Adrià. Da Parigi atteso l’arrivo di Denny Imbroisi che, a soli 27 anni, è stato segnalato da Le Figaro “miglior chef italiano a Parigi”. Richard Toix del Passions & Gourmandises di Saint-Benoit racconterà come è riuscito a coniugare la propria passione per l’espresso come ingrediente nelle sue creazioni in abbinamento ai prodotti simbolo della gastronomia francese.
Identità di Pizza si arricchisce di due interessanti approfondimenti da seguire con attenzione: Identità di Pane e Identità di Panettone, sempre in collaborazione con Petra® Molino Quaglia. A Identità di Pizza si scoprirà come può un pizzaiolo abbattere gli sprechi, ma anche rinnovare radicalmente l’offerta, utilizzando ad esempio la pasta lievitata non adoperata per la pizza. Lello Ravagnan, Massimo Giovannini Giuseppe Rizzo ne daranno dimostrazione in diverse ricette. Guest star di Identità di Pizza, il pizzaiolo più celebre d’Australia, Tony Nicolini, origini abruzzesi, uomo di marketing e comunicazione con il pallino per la «pizza gourmet» che vuole sviluppare in Australia usando ingredienti di qualità e d’eccellenza, rigorosamente italiani.
Identità Golose torna a parlare di sala con tre lezioni dal palco dell’Audorium. Andrea, Piero e Ugo Alciati, moderati da Oscar Farinetti, racconteranno dell’interazione tra cucina, sala e cantina in strutture diverse, dalla tenuta di Fontanafredda al Relais San Maurizio di Santo Stefano Belbo passando per le diverse strutture di Eataly. Josean Alijia Matias Perdomo saliranno insieme sul palco per esplorare le dinamiche sala-cucina nei rispettivi ristoranti di Bilbao e Milano. Lo chef Paolo Lopriore dialogherà invece con lo scultore e designer Andrea Salvetti e insieme rifletteranno sul tema della convivialità tra estetica e funzionalità.

Identità di Pasta, un classico fra gli approfondimenti del congresso in collaborazione con Pastificio Felicetti si parlerà a tutto tondo della Pasta in una giornata 100% italiana con lezioni di grandi chef provenienti da tutta Italia: da Carlo Cracco Cristina Bowerman, da Ciccio Sultano Davide Scabin.
Identità di Mare sono attesi i protagonisti della cucina a base di pesce e i migliori conoscitori della biodiversità marina, dal siciliano Pino Cuttaia al marchigiano Mauro Uliassi fino a Lionello Cera dell’Antica Osteria Cera, ristorante due stelle Michelin immerso nella laguna veneziana. L’appuntamento è un’ideale estensione della riflessione proposta lo scorso anno a Identità di Montagna: grazie a un crescente numero di chef sensibili alla qualità della materia prima, anche nelle località turistiche viene sempre più valorizzato il ricco patrimonio di risorse locali.
Fra le novità nella sezione approfondimenti, c’è grande attesa per Identità di Champagne iniziativa ideata in collaborazione con la Maison Ruinart: tutti i giorni dalle 12:00 alle 15:00 saranno proposte degustazioni dei migliori champagne creati dalla più antica maison di Francia. Le degustazioni saranno presentate dallo chef de cave Frédéric Panaïotis in abbinamento alle creazioni di sei grandi interpreti della cucina italiana: Antonio GuidaAndrea BertonClaudio SadlerMoreno Cedroni, Caterina Ceraudo Franco Pepe.
Martedì 8 marzo, grazie alla collaborazione con l’Ufficio economico commerciale del Perù in Italia, la giornata si aprirà con il Perù come nazione ospite: sul palco della sala Auditorium una staffetta di chef provenienti da Lima, Milano e Londra si alternerà per raccontare la cucina peruviana e le sue contaminazioni in patria e nel mondo. Chiuderà la mattina il giovane Virgilio Martinez del ristorante Central di Lima, la cui passione per le materie prime peruviane abbiamo già avuto modo di scoprire in passate edizioni di Identità Golose.
Dulcis in fundo torna Dossier Dessert il tradizionale appuntamento organizzato con Valrhona, punta di eccellenza nella produzione di cioccolato di qualità. Un viaggio nel mondo della pasticceria moderna raccontato da alcuni fra i più grandi pasticceri contemporanei, tutti italiani molti dei quali con un ruolo di regia all’interno di importanti insegne internazionali tra Dubai e Tokyo, perché la pasticceria d’autore italiana, così come la grande cucina, è oggi fra le più apprezzate al mondo.
Grande esordio nel 2016 per La scuola di Identità Golose, l’ABC della cucina d’autore, realizzata in collaborazione con L’Arte del Convivio. Si tratta di uno spazio aperto da domenica a martedì, dalle 11 alle 19, che ospiterà 6 appuntamenti quotidiani per un totale di 18 incontri fra dolce e salato ad ingresso gratuito. Ai primi 100 visitatori sarà garantito il posto a sedere e la degustazione del piatto presentato nel corso dell'appuntamento prescelto.
Se la XII° edizione del congresso si presenta ricchissima sotto il profilo della programmazione, non è da meno l’offerta all’interno dell’area espositiva, tra le cui tante curiosità segnaliamo la prima edizione di un format destinato a crescere: Identità di Strada, un gustoso calendario di degustazioni d’autore offerte su un’originale Apecar, realizzato in collaborazione con Merenda Italiana.
Il Congresso è luogo e occasione scelti dalle migliori realtà italiane e internazionali del mondo del food e del beverage per presentare le più interessanti novità in termini di materie prime, prodotti, servizi e tecnologia dedicate alla ristorazione. Identità Golose è orgogliosa di continuare la collaborazione con: Consorzio Tutela Grana Padano, Acqua Panna - S.Pellegrino, Birra Moretti, Lavazza, Fontanafredda, Petra® Molino Quaglia. I main sponsor da sempre arricchiscono la maratona golosa del Congresso con iniziative che coinvolgono la stampa, i cuochi e i congressisti. Si riconfermano medium sponsor altre realtà di rilievo internazionale quali Alce NeroFelicetti Valrhona. Debutta a Identità Golose anche Autogrill che per la prima volta sarà presente con uno spazio espositivo dinamico in grado di illustrare e far sperimentare al pubblico l’intero processo produttivo legato all’industrializzazione di un prodotto alimentare.
Identità Golose Milano 2016 si pregia della collaborazione con la Camera di Commercio di Ragusa ERSAF Regione Lombardia. Prosegue la proficua collaborazione con Host, che insieme a Identità Golose ha dato vita a un ambizioso progetto dal titolo Identità Future, che ha debuttato con successo a ottobre e si ripeterà nel 2017. Si conferma infine la partnership con EBNT - Ente Bilaterale Nazionale del Tursimo e Job Match

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IL SUCCESSO DI UNA FIERA IN CONTINUA CRESCITA: RISTOREXPO 2016


Anarchia Enogastronomica a Ristorexpo: una scommessa vinta
Il claim rivoluzionario ha funzionato: più di 20.000 le presenze registrate


Erba, 24 febbraio 2016 – Ristorexpo, il famoso Salone dedicato alla Ristorazione professionale, ha puntato quest’anno su di un claim fuori dagli schemi: l’Anarchia Enogastronomica, intesa come mancanza di tendenze e punti di riferimento fissi nel panorama della Cucina globale e la conseguente affermazione della libertà creativa e della genialità dei singoli interpreti.

Il tema, più elaborato e azzardato di quelli precedenti, ha colpito nel segno: gli chef nazionali ed internazionali ne sono stati conquistati, trasmettendo il proprio entusiasmo durante le dimostrazioni e gli showcooking che hanno rallegrato il Salone. Mostri sacri italiani quali Davide ScabinIgles CorelliPaolo LoprioreMarco StabilePino Cuttaia, Giancarlo Morelli, Matteo Monti, Mauro Elli, Fabrizio Ferrari, oltre all’anglodanese Paul “The Paul” Cunningham, al team del Postrivoro e al bartender Luca Picchi, hanno calcato la scena di Ristorexpo esprimendo con parole e piatti propri l’Anarchia Enogastronomica dilagante.

La risposta del pubblico è stata travolgente; più di 20.000 sono state le entrate singole nei quattro giorni della kermesse, l’85% dei quali operatori di settore interessati ad allacciare nuove relazioni commerciali e ad approfittare delle numerose occasioni di aggiornamento professionale, tra convegni, incontri, meeting e seminari seri ed approfonditi.

Merito soprattutto della ragguardevole offerta espositiva, che ha messo a disposizione dei visitatori interessati 200 aziende rappresentanti oltre 300 marchi di rilevanza nazionale, tra cui brillano i nomi di ElectroluxAngelo Po e Ali Group.

A coronamento del successo e della rilevanza nazionale assunta dal Salone, hanno deciso di onorare Ristorexpo della loro presenza eccezionale personaggi del calibro di Gualtiero Marchesi, il Maestro per eccellenza della cucina made in Italy, di Davide Paolini, il divulgatore di cultura enogastronomica conosciuto come il Gastronauta, di Federico Quaranta, conduttore radiofonico di Decanter su Rai Radio 2, di Rocco Pozzullo, Presidente nazionale della Federazione Italiana Cuochi, e di Giacomo Mojoli, giornalista specializzato nella filosofia del Food&Wine.
                                                                                                                                                     
Un trionfo per la ristorazione a 360°, una conferma del ruolo di precursore delle correnti culinarie che Ristorexpo e i suoi claim ricoprono da anni: una mostra che, giunta alla piena maturità con i 18 anni della scorsa edizione, continua a crescere e ad evolversi. Come solo le migliori iniziative sanno fare.
E.M.
25 febbraio 2016                                                      



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Un colpo d’occhio davvero straordinario quello che si può ammirare dalle rive di Porto Lotti a La Spezia, un’esclusiva oasi di relax e bien vivre, dove ritemprarsi e godere della bellezza del paesaggio, gustando una cucina raffinata e servizi di primordine, non solo per diportisti ma per chiunque ami il mare. Una meta esclusiva che il 22 e 23 febbraio sarà teatro della prima edizione di Tirreno Wine-Food Experiences 2016. Un’esclusivo evento eno-food in una località dove il clima è mite tutto l’anno, la vicinanza alle Cinque Terre (patrimonio dell'UNESCO), a Portovenere, Lerici e ai suggestivi approdi della costa tirrenica e del Golfo dei Poeti, amato da Shelley, Byron, Petrarca e Montale, ne fanno un ideale punto di partenza per scoprire il territorio e le isole circostanti attraverso escursioni e crociere in direzione della costa toscana e ligure, della Corsica e della Sardegna. Inaugurato dall’imprenditore Luciano Lotti nel 1996, dopo lunghi lavori di ricondizionamento dell’ area portuale in precedenza destinata alla cantieristica navale, Porto Lotti è in grado di accogliere l’approdo di quasi 600 natanti dai 13 ai 50 metri garantendo servizi di primissima qualità. 21mila metri quadri di servizi, attività commerciali, beauty farm, palestre, campi da tennis, un ristorante, un bistrot, un bar con terrazza panoramica, e una darsena per superyacht di grande cabotaggio. Un contesto davvero di pregio che ora diventa gourmet, e si appresta ad accogliere l’esclusivo evento eno gastronomico Tirreno Wine-Food Experiences, coordinato da Premiere Italia. Due giornate intense nelle quali immergersi nella grande enologia delle più importanti regioni vinicole del mondo, e conoscere le eccellenze più selezionate dall’universo food dei più accreditati artigiani del gusto, attraverso banchi d’assaggio di straordinarie realtà produttive. Si comincia con la selezione a cura di Première #setipiacefrizzante di oltre 30 Champagne e 50 bollicine italiane e francesi; oltre 90 vini e liquori italiani e francesi scelti da Uvae; 100 prodotti alimentari italiani e spagnoli de Le Meraviglie del gusto; 100 formaggi italiani e francesi di Dè Magi; 30 referenze di olio e prodotti taggiaschi delle Terre Bormane - Casa Olearia Taggiasca; 20 tra aceti e specialità modenesi di Acetaia Malpighi; oltre 100 prodotti di alta pasticceria di Antica Pasticceria Muzzi; poi l’Acqua Oxigenia e gli erogatori d’acqua pura e cristallina professionali di Step-Line; l’esposizione delle forniture alberghiere Sibar; i porta menù rilegati a mano artigianali di Art Menù. Ma non solo, nel corso dei due giorni si alterneranno importanti momenti di degustazione, (i banchi assaggio saranno aperti dalle 10 alle 19), di cultura del vino, e di formazione avanzata, riservati ai professionisti del settore Ho.Re.Ca., e un master sull’universo champagne con degustazione, (dalle ore 16 alle 17,30) a cura di Mario Federzoni, Officier d’Honeur de l’Ordre de Coteaux de Champagne.

Per informazioni e prenotazioni: 059-512373 info@premiereitalia.it

E.M.
21 febbraio 2016
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Sarà uno dei momenti fondamentali per ripercorrere le tappe del “Rinascimento” del vino italiano degli ultimi 50 anni. 

Verona, 8 febbraio 2016 – Ci sono uomini cui tanti devono molto e Giacomo Tachis è uno di questi. Uomo raro, intelligente, colto, umile, ironico, ha scritto le pagine fondamentali dell'enologia e della vitivinicoltura italiane moderne. 
Interprete acuto delle potenzialità del territorio, ha creato vini straordinari, capaci di far scoprire e valorizzare anche regioni enologiche meno conosciute.
A lui ed ai suoi vini, che hanno fatto la storia degli ultimi 50 del vino italiano, Vinitaly dedicherà la più importante degustazione della 50ª edizione (10-13 aprile 2016).
«Il racconto di ciò che ha creato lo faranno quei produttori che hanno avuto l’intuizione, il privilegio e l’onore di lavorare al suo fianco – ha dichiarato Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere –.  Giacomo Tachis ha rappresentato il Rinascimento dei vini italiani e resterà per sempre nella Storia dell'enologia italiana e nei cuori di quanti lo hanno conosciuto». 



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Scuola di potatura a Cellino a San Marco


L’idea è quella di realizzare a Cellino san Marco, su un terreno di proprietà di Cantine Due Palme, una scuola di potatura del Sud. «Le condizioni ci sono tutte – spiega Angelo Maci – abbiamo le capacità, abbiamo una richiesta impellente dal mercato che vuole figure professionali specializzate, abbiamo ormai consolidato un rapporto di mutua collaborazione con la più importante scuola internazionale di preparatori d’uva e potatori, abbiamo già dimostrato che c’è molta richiesta da parte soprattutto dei giovani. La formazione certificata è ormai un requisito previsto per legge. Abbiamo gli spazi. Ora serve una presa di coscienza da parte delle Istituzioni locali che sono certo vedranno in questa idea un’opportunità di sviluppo». 
L’idea nasce dal successo ottenuto proprio nei giorni scorsi dal corso a numero chiuso per potatori promosso da Simonit & Sirch a Cellino san Marco dove, grazie alla disponibilità e all’ospitalità di Due Palme, è stato possibile dare una risposta in aula e in vigna a una ventina di studenti giunti da ogni angolo d’Italia. E se le statistiche europee parlano di un incremento dell’ingresso dei giovani in agricoltura e se secondo Eurobarometro per un sondaggio realizzato per conto dell’UE il 95% degli italiani ritiene «l’agricoltura un settore importante per il futuro», quello che si è verificato a Cellino è la risposta autentica a questa previsione.
Una classe con una media di trent’anni, tanti giovani e una donna con il desiderio di imparare un mestiere antico che oggi vive la terra con un approccio moderno. Tre giornate intense sotto la guida di Riccardo Turata dello staff di Simonit & Sirch che ha guidato gli studenti in aula per poi portarli in campagna dove si sono messe in atto pratiche che, applicate ai filari moderni, hanno tenuto conto delle antiche metodologie di potatura. «L’obiettivo è l’ottimizzazione. Lo scopo – ha spiegato il docente Riccardo Turata - è di far crescere la pianta nello spazio perché la potatura non è soltanto la pratica che consente di rinnovare la pianta, ma quell’arte che consente alla pianta di prendere il suo giusto posto nello spazio, con l’obiettivo di aumentarne la longevità e potenziare la qualità del prodotto lavorando correttamente sul sistema linfatico». 
Giovani partiti dalla Sardegna, dalla Campania, chi studia in Cattolica a Piacenza Viticoltura ed Enologia e chi, a soli 19 anni, è iscritto all’istituto Agrario di Portici e vuole imparare il mestiere di potatore per essere utile nell’azienda di famiglia. Un ventaglio di professionisti e di appassionati che si ritroveranno nuovamente a Cellino san Marco in primavera per concludere il corso con le pratiche in occasione della cosiddetta “potatura verde”.
«Avere figure specializzate in un settore ampio come quello dell’agricoltura è un dovere nei confronti delle tante aziende – conclude Angelo Maci – sia per chi lavora in vigna sia per chi lavora con altre forme alboree. La Puglia è la terra degli ulivi e delle vigne vecchie, ma anche terra ricca di tanti produttori di alberi da frutta e di altre specie. Avviare nel cuore della Puglia del vino una scuola di altissima professionalità può rendere Cellino san Marco e il Salento un punto di riferimento nel panorama scientifico. Da qui può innescarsi un nuovo motore produttivo ed economico dando tante risposte ai giovani che si avvicinano sempre più all’agricoltura e alle tante aziende che vanno alla ricerca di professionisti».
La palla ora passa al comune di Cellino san Marco e ai suoi amministratori

Per info: www.cantineduepalme.it


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Anche nel 2016 il nostro impegno  nel comunicare il vino e il lavoro dei tanti produttori che abbiamo seguito in questi anni ci porterà ad organizzare numerose iniziative, volte a far conoscere i prodotti frutto della vostra grande dedizione, in vigna come in cantina.

È sicuramente interessante avvicinare il pubblico attraverso incontri e momenti di confronto ma è altrettanto importante coinvolgere coloro che di vino scrivono in maniera competente, trasmettendo attraverso giornali o tivù la conoscenza delle aziende e influenzando le scelte del consumatore finale.

Per questa ragione abbiamo ideato e programmato un nuovo modo di coinvolgere i giornalisti: una crociera che avrà come filo conduttore il vino.
 
Di cosa si tratta? Con la collaborazione di una delle più importanti società di armatori, la Costa Crociere, e di una delle loro più attive reti di agenzie di vendita, abbiamo individuato una crociera che, attraverso il Mediterraneo, toccherà sette porti italiani, oltre a tre altre destinazioni: Malta, Corsica e Francia.

Ad ogni tappa italiana, Savona-Portoferraio-Capri-Salerno-Catania-Trapani-Olbia/Costa Smeralda-Savona inviteremo a bordo una dozzina di giornalisti locali e sarà organizzata una conferenza stampa a bordo con degustazione dei vini delle aziende partecipanti. Seguirà un pranzo offerto da Costa Crociere durante il quale potremo abbinare i diversi vini. Ciò significa che i giornalisti invitati, una dozzina per ogni tappa e tutti di settore, avranno l’occasione di conoscere  i vini delle aziende attraverso la presentazione che prepareremo,  in seguito li potranno apprezzare anche durante il pranzo che la società armatrice offrirà loro. 

Per ciò che concerne invece le tappe straniere, La Valletta-Propriano-Tolone, punteremo sulla ristorazione e i professionisti del settore. Anche durante la tappa a Capri, dove sosteremo due giorni, entreremo in contatto diretto con i ristoratori.

Ovviamente, ad ogni porto saranno presenti testate diverse, proprio per dare alle aziende partecipanti la maggiore visibilità possibile.

Non abbiamo dimenticato nemmeno i croceristi: un ristretto numero dei partecipanti alla crociera, quelli che si iscriveranno attraverso il circuito delle agenzie nostre partner, avranno la possibilità di avvantaggiarsi delle degustazioni a loro dedicate durante la navigazione. La clientela è di fascia medio alta, così come la crociera scelta, e quindi di sicuro interesse per passione e capacità di spesa. Pertanto anche loro fanno parte di un possibile mercato di sbocco.

Il costo di partecipazione per ogni cantina varia a seconda del numero dei vini da presentare: € 400+IVA per una etichetta; € 500+IVA per due etichette, € 600+IVA per tre. Nel caso l’iscrizione venga effettuata mediante pagamento della somma indicata entro il 15 marzo 2016, sarà applicato uno sconto pari al 15%.  Per ogni tipologia di vino sono necessarie 12 bottiglie, al fine di poterle adeguatamente illustrare. La presenza del produttore non è richiesta.

Ricapitolando caratteristiche e numeri: 10 porti di fermata, 7 conferenze stampa con degustazione per 12 giornalisti circa ciascuna, 3 incontri con professionisti della ristorazione e/o di settore, 30 potenziali clienti che avranno degustazioni dedicate, numerose testate coinvolte.

Le caratteristiche della crociera, le tappe, le cantine iscritte sono state presentate al pubblico e alla stampa il giorno 23 gennaio presso la Cantina di uno dei produttori partecipanti.

Sarà un piacere fornirvi ogni dettaglio sulla Crociera DiVino Navigare 2016, contattandoci a questi indirizzi mail: elena@ospitiatavola.com

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Scende il sipario - almeno per il momento – sull’edizione 2016 di MEET in CUCINA, fortunato format ideato dal giornalista Massimo Di Cintio e promosso dall'Unione Cuochi Abruzzesi (UCA), dal Comune di Chieti e dalla Camera di Commercio di Chieti, e svoltosi lunedì 18 gennaio negli spazi del centro espositivo della Camera di Commercio di Chieti. Numerose le aziende che hanno voluto affiancare il proprio marchio al congresso: Electrolux per le cucine (main sponsor); Quartiglia per la distribuzione di prodotti alimentari e pasta De Cecco (sponsor); partner sono stati  invece Acqua Panna-S. PellegrinoPentole AgnelliGiblor’s per il vestiario professionale; Agape per i materiali e le attrezzature. Hospitality Partner il Villa Maria Hotel&Spa di Francavilla al Mare.

L’iniziativa, nata con l’obiettivo di favorire l’aggiornamento professionale trasferendo le migliori esperienze dai cuochi di successo al maggior numero di altri colleghi cuochi/ristoratori, per stimolare la ricerca della qualità dell’offerta gastronomica, ha suscitato notevole interesse, tanto da registrare il tutto esaurito con vari giorni di anticipo, e superare le 600 presenze della scorsa edizione, con centinaia di cuochi che non si sono fatti spaventare neanche dalla neve e sono giunti dall’Abruzzo, ma anche da numerose altre regioni italiane come Puglia, Marche, Molise, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Campania, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia.

“I due punti chiave della rivoluzione della cucina abruzzese sono una nuova generazione di cuochi che vuole contaminarsi, raccontarsi a partire dalla tradizione, confrontarsi con chi sta sperimentando cose nuove e la riscoperta di un patrimonio di prodotti grandissimo, che sta portando a valorizzare anche molte piccole aziende che collaborano con la ristorazione” spiega Massimo Di Cintio, ideatore di Meet in Cucina. 

“Meet in Cucina è un progetto unico nella storia abruzzese, condiviso anche dalla Fic abruzzese - spiega Andrea De Felice, presidente dell’Unione Cuochi Abruzzesi - un incontro di esperienze che si è realizzato grazie ad una forte necessità di cambiamento e di condivisione”.

La formula, ispirata ai grandi congressi nazionali e internazionali di cucina, ha visto l’intervento sul palco di 7 relatori che attraverso le loro esperienze, hanno apportato significativi miglioramenti nella gestione della cucina e dell'attività di ristorazione, nella ideazione e nella realizzazione delle ricette, nella produzione e nella valorizzazione delle materie prime e dei prodotti agroalimentari locali, raggiungendo un elevato livello qualitativo riconosciuto a livello nazionale e internazionale dalle principali guide di settore. 

L’apertura è stata affidata ad Arcangelo e Peppino Tinari (Villa Maiella, Guardiagrele*) che hanno parlato di marinature e infusioni, con la preparazione in diretta di “Come un carpaccio” (di vitello, salato e marinato al caffè e cumino montano, accompagnato da maionese allo zenzero). Il testimone è poi passato a Cristian Di Tillio (Il Ritrovo d’Abruzzo, Civitella Casanova) che con i suoi “Maialino con pane croccante alle sarde e maionese alla senape” e “Tutto coniglio” ha portato la sua personale esperienza di ricerca sulle temperature in cottura. A seguire, Nicola Fossaceca (Al Metrò, San Salvo Marina*), ha incentrato il suo intervento sull’applicazione delle tecniche di affumicatura, illustrata durante la preparazione del “Raviolo di ricotta affumicata con sautè di vongole e ricci di mare”. Unica relatrice donna di questa edizione, Nadia Moscardi, (Elodia nel Parco, L’Aquila) si è cimentata nella preparazione dei piatti “Consistenze dell’orto” e “Cremoso di liquirizia di Atri con frutti rossi ed erbe di montagna”, nati dalla sua analisi sul recupero in cucina di erbe ed ortaggi dimenticati. Matteo Iannaccone (Cafè Les Paillotes, Pescara*) ha invece condiviso la sua idea di come trattare ed esaltare il crudo di pesce, contaminando con avocado, zenzero, soia e topinambur i tre piatti preparati sul palco: “Tonno marinato allo zenzero con finta maionese di wasabi”“Millefoglie di manioca con tartare di branzino e burrata” e “Pasta con crudità”. Giocando sapientemente con le diverse cotture ed essiccazioni degli ingredienti, Mattia e Marcello Spadone (La Bandiera, Civitella Casanova*) hanno lavorato su colori, profumi e sapori dell’orto con il piatto “Ortaggi cotti in sale”. C’è stato spazio anche per un intervento tecnico, a cura del Prof. Leonardo Seghetti, che ha suscitato grande interesse con la sua personale ricerca sulle varietà di grani e di farine locali, sui lieviti e sulla preparazione del pane per la ristorazione.

A dare ancor più lustro a questa seconda edizione, l’intervento di Massimo Bottura, chef titolare dell’Osteria Francescana di Modena, al secondo posto nella speciale classifica “The World's 50 Best Restaurants” (www.theworlds50best.com) e premiato con i massimi punteggi dalle guide italiane e internazionali. Lo chef emiliano, accompagnato dal fidato e storico “secondo”, l’abruzzese Davide Di Fabio, ha ipnotizzato la platea con il racconto della sua visione di cucina, portata in tutto il mondo da ambasciatore del “Made in Italy”: un intervento coinvolgente e di grande stimolo per tutti i presenti, concluso con il conferimento ad honorem del titolo di “Cavaliere dei maccheroni alla chitarra”. “Il cibo in Italia è sempre un rito, è la celebrazione della vita. C'è qualcosa di più amato in questo Paese che non sia la tavola”? è la riflessione da cui si è sviluppata l’analisi di Bottura, che ha sottolineato anche il valore del patrimonio enogastronomico italiano: "L'Italia ha dei prodotti così straordinari che ai cuochi italiani basta toccarli con sapienza per esprimere un sapore eccellente. Al contrario in Francia, è necessaria una tecnica davvero elevata, per poter estrarre il sapore dalle materie prime ".
Tre i piatti che hanno preso vita sotto gli occhi del pubblico di MEETinCUCINA: “La parte croccante della lasagna” ovvero una cialda croccante ricavata da spaghetti cotti, frullati, uniti in diversi impasti;  “Oops mi è caduta la crostata al limone” – creazione presto diventata uno dei piatti più celebri de l’”Osteria Francescana” – e il personale omaggio all’Abruzzo dello chef tristellato: l’”Osvaldo Bun”, panino al vapore di ispirazione orientale farcito dalla succulenta carne di pecora dell’arrosticino, mostarda di mele campanine, ceci e zafferano fermentati, una crema di pomodoro e pickles di finocchio.
Nel corso della giornata i partecipanti hanno potuto assaggiare le creazioni degli chef ed incontrare, oltre ai relatori, anche le 24 aziende di produzione e distribuzione di prodotti alimentari, attrezzature e servizi per la ristorazione presenti all’interno dell’area espositiva.


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ELETTA LA NUOVA PRESIDENTE NAZIONALE


La toscana Donatella Cinelli Colombini al timone dell’Associazione che riunisce produttrici, ristoratrici,  enotecarie, sommelier e giornaliste che, in tutta Italia, con la loro attività promuovono la cultura del vino.

Sarà Donatella Cinelli Colombini della cantina Casato Prime Donne di Montalcino a guidare le Donne del Vino italiane per il prossimo triennio 2016-2019.
Eletta nel corso del Consiglio tenutosi il 14 gennaio nella sede milanese dell’Associazione, Donatella ha ringraziato le consigliere per la fiducia accordatale e ha assicurato il massimo impegno nel suo nuovo ruolo. Cinelli Colombini sostituisce Elena Martusciello che ha guidato l’Associazione dal 2010 ad oggi.

Nata in una delle maggiori famiglie produttrici di Brunello di Montalcino, Donatella Cinelli Colombini ha guidato fino al 2001 il Movimento Turismo del Vino del quale è stata socia fondatrice e dove ha creato e promosso l’evento Cantine Aperte, che si tiene ogni anno nell’ultima domenica di maggio, e Calici di Stelle, che si svolge nel mese di agosto. Due importanti appuntamenti che riscuotono sempre più successo e che, anno dopo anno, hanno decretato il successo del turismo enogastronomico che oggi riguarda più di cinque milioni di follower.
Cinelli Colombini nel 1998 ha fondato la sua azienda, che ha voluto chiamare Casato Prime Donne, dove ha creato un progetto e un premio legati alla valorizzazione del ruolo femminile nel settore enologico.
Dal 2001 al 2011 è stata Assessore al Turismo nel comune di Siena dove ha ideato e supportato il programma Trekking Urbano, una forma di turismo sportivo in città a cui viene annualmente dedicata una giornata nazionale in oltre 30 capoluoghi di provincia italiani.
Dal 2013 è Presidente del Consorzio del vino Orcia e membro del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Vino Brunello di Montalcino.
Una così vasta esperienza nel settore vitivinicolo non potrà che portare beneficio all’Associazione Le Donne del Vino della quale Donatella è stata vice presidente dal 2013 ad oggi.
Sono molto soddisfatta di essere stata nominata Presidente di questa importante Associazione – dichiara Donatella Cinelli Colombini – e dedicherò tutto il mio impegno nella rivalorizzazione delle delegazioni regionali e della figura femminile nel settore vitivinicolo. Il vino appartiene alla storia della mia famiglia e mia personale , motivo in più per affrontare con entusiasmo ed ottimismo le sfide e le opportunità che questo nuovo incarico mi offriranno”.
Alla vice presidenza è stata riconfermata Maria Cristini Ascheri dell’omonima cantina piemontese e sono state elette Nadia Zenato della veronese Cantina Zenato e Daniela Mastroberardino dell’azienda campana Terredora.
Il nuovo Consiglio Direttivo dell’Associazione risulta così formato: Marilisa Allegrini (Veneto), Valentina Argiolas (Sardegna), Maria Cristina Ascheri (Piemonte), Pia Berlucchi (Lombardia), Antonella Cantarutti (Friuli Venezia-Giulia), Donatella Cinelli Colombini (Toscana), Paola Longo (Lombardia), Michela Marenco (Piemonte), Daniela Mastroberardino (Campania), Marina Ramasso (Piemonte), Sabrina Solopetro (Puglia), Nadia Zenato (Veneto).

L’Associazione Le Donne del Vino è nata nel 1988 grazie al brillante intuito della produttrice toscana Elisabetta Tognana, e conta oggi quasi settecento iscritte che rappresentano tutte le categorie della filiera vitivinicola: dal vigneto alla cantina, dalla ristorazione alla comunicazione.
E’ uno dei sodalizi più attivi e vivaci nel vasto scenario enogastronomico ed è tra le espressioni più interessanti dell’imprenditoria femminile.
La presentazione ufficiale della nuova Presidente avverrà nel corso di Vinitaly che si terrà dal dal 10 al 13 aprile di quest’anno.


Milano, gennaio 2016

Per ulteriori informazioni rivolgersi a:

Le Donne Del Vino, Via San Vittore al Teatro 3, Milano – tel. 02 867577  -  info@ledonnedelvino.com   www.ledonnedelvino.com



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La prima edizione a Verona dall'1 al 3 aprile 2016. Iscrizioni aperte dall'1 febbraio al 18 marzo





Giudici specializzati per aree produttive, in grado di comprendere la qualità sulla base delle specifiche peculiarità del luogo di origine dei vini e valore espresso in centesimi: sono queste le principali innovazioni proposte dal nuovo premio, ma non le sole. Con 5 Star Wines, Vinitaly offre ai vini che supereranno i 90 punti uno strumento di marketing estremamente moderno ed efficace, perché comprensibile e riconoscibile dai consumatori di tutto il mondo.

Verona, 15 gennaio 2016 – Con un logo geometrico, moderno, che ricorda stilizzata l’Arena di Verona, contenente il punteggio ottenuto espresso in centesimi, studiato per essere applicato alla bottiglia ed essere ben visibile da diverse angolazioni, il Premio 5 Star Wines, che rappresenta l'evoluzione, dopo 22 edizioni, del Concorso Enologico Internazionale, si presenta nuovo esteriormente e nella sostanza. Con il nuovo premio (1-3 aprile 2016 - http://www.vinitaly.com/it/area-espositori/concorsi-internazionali/5-Star- Wines/) non ci saranno più primi, secondi e terzi posti con medaglie d'oro, d'argento e di bronzo, e nemmeno gran menzioni, ma solo la dichiarazione del punteggio ottenuto, a patto che sia uguale o superiore a 90 centesimi.

Questo renderà più trasparente il rapporto con il mercato, dove a un premio corrisponde un valore reale, immediatamente codificabile dal consumatore e dai buyer.

Per rendere ancora più qualitativa e oggettiva la valutazione, le commissioni, formate da esperti internazionali coordinati da Ian D'Agata (Direttore Scientifico di Vinitaly International Academy con 15 anni di esperienza nei più importanti concorsi enologici, tra cui l'International Wine Challenge e il Decanter World Wine Awards, anche come panel chairman) saranno divise per macro aree: ad esempio Stati Uniti/Canada, Sud America, Francia, Germania/Austria, Italia (quest’ultima articolata per zone di produzione) e Cina. Ciò significa che ogni campione, qualsiasi sia la sua origine, potrà contare su un giudizio basato sull'effettiva conoscenza degli specifici vini e delle area geografica di provenienza.

Già definito l’elenco dei general chairmen e dei panel chairmen, composto da Master of Wine, Master of Sommelier, sommelier pluripremiati e giornalisti esperti (http://www.vinitaly.com/it/area- espositori/concorsi-internazionali/5-Star-Wines/giurati/).

Sono confermati, invece, i Premi Speciali pensati per dare un riconoscimento alle aziende che maggiormente si distingueranno: oltre al Premio Gran Vinitaly (assegnato alle due aziende, una italiana e una estera, che conquisteranno i punteggi più alti), si aggiungono il Trofeo Vino Bianco, il Trofeo Vino Rosso, il Trofeo Vino Rosato, il Trofeo Vino Frizzante, il Trofeo Vino Dolce e il Trofeo Vino Spumante.

Il Premio 5 Star Wines diventa così per i vini premiati una garanzia di qualità riconoscibile in tutto il mondo, spendibile dalle cantine per il proprio marketing.

I vini vincitori del Premio Internazionale Vinitaly – 5 Star Wines, inoltre, saranno presentati durante apposite degustazioni inserite nell’ambito di eventi organizzati nel corso di Vinitaly e Vinitaly International. Anche la scelta delle data, dall'1 al 3 aprile 2016 a pochi giorni dell’apertura di Vinitaly (10-13 aprile 2016 – www.vinitaly.com), permette alle aziende vincitrici di presentare i propri prodotti comunicando i premi ottenuti ai buyer, che possono così avere uno strumento immediato per scegliere tra le nuove produzioni. L'apertura delle iscrizioni e il ricevimento campioni deve avvenire tra l'1 febbraio e il 18 marzo 2016. Ulteriori informazioni sul sito di Vinitaly all'indirizzo http://www.vinitaly.com/it/area-espositori/concorsi- internazionali/5-Star-Wines/

Servizio Stampa Veronafiere

Tel.: + 39.045.829.82.42 – 82.85

E-mail: pressoffice@veronafiere.it | Twitter: @pressVRfiere | Web: www.vinitaly.com 



E.M.

15 gennaio 2016



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Nella Sala Symposium del Terrazzo del Padiglione Vino – A taste of Italy consegna dei Premi speciali, delle  Gran Medaglie d’Oro e delle Medaglie d’Oro del 22° Concorso Enologico Internazionale di Vinitaly, svoltosi dal 12 al 16 aprile scorsi. Nel 2016 la competizione più prestigiosa al mondo torna prima di
Vinitaly.
Verona, 6 ottobre 2015 – Il gotha dei produttori italiani e mondiali riuniti all’Expo, nel Padiglione del vino, per la consegna, domenica 11 ottobre, dei Premi Speciali, delle Gran Medaglie d’Oro e delle Medaglie d’OrO del 22° Concorso Enologico Internazionale di Vinitaly. La competizione, la più importante e selettiva al mondo, si è svolta dal 12 al 16 aprile scorsi, proprio dopo il Salone Internazionale del Vino e dei Distillati di Verona, per offrire ai vincitori l’esclusiva vetrina dell’Expo.
Sul terrazzo del Padiglione Vino – A taste of Italy (www.vino2015.it), nella Sala Symposium, a partire dalle ore 11,30 presentazione dei risultati del concorso, con quasi 3.000 vini iscritti, dei quali 2.585 ammessi a giudizio, e la cifra record di 32 Paesi partecipanti, tra i quali per la prima volta Svezia, Giappone e Taiwan. A seguire la consegna dei premi speciali a iniziare dal Premio Speciale Banco Popolare, assegnato al vino italiano che in assoluto ha ottenuto il miglior punteggio tra i vini di tutte le categorie previste dal regolamento. Si prosegue con i Premi Speciali Denominazione di Origine, il Premio Speciale Nazione e il Premio Speciale Gran Vinitaly, andato quest’anno a un’azienda italiana.
Nel pomeriggio seconda sessione di premiazioni spumeggiante, con i vincitori di Gran Medaglia d’Oro e Medaglia d’Oro delle categorie Vini frizzanti e Vini spumanti, mentre la terza sessione prevede la consegna dei premi delle categorie Vini bianchi, Vini rosati, Vini rossi e Vini dolci e liquorosi.
L’anno prossimo la competizione internazionale tornerà a svolgersi, come da tradizione, prima di Vinitaly e i vincitori potranno promuovere i loro vini già in occasione della rassegna (10-13 aprile 2016 – www.vinitaly.com), che nel 2016 celebrerà i suoi primi 50 anni.
A seguire, elenco dei vincitori dei Premi Speciali, delle Gran Medaglie d’Oro e delle Medaglie d’Oro del 22° Concorso Enologico Internazionale di Vinitaly.

L’elenco completo dei vincitori di medaglia e Gran Menzione su 
www.vinitaly.com/concorsoenologico

Elena Miano
8 Ottobre 2015


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Alle sorgenti del latte, ma anche alle nostre, per nutrire il pianeta a partire dalle nuove generazioni: Cheese 2015 - a Bra (Cn) dal 18 al 21 settembre, il programma è su www.slowfood.it - punta tutto su bambini e giovani, con un ventaglio di laboratori, corsi e giochi pensati dai nostri esperti di Slow Food Educazione sia per i più piccoli, accompagnati dai genitori o dai professori, sia per i più grandicelli.

Master of Food: Formaggi e birre in tutti i sensi

Partiamo proprio da questi ultimi con il Master of Food dedicato ai giovani tra i 18 e i 30 anni. Formaggi e birre in tutti i sensi è un appuntamento ispirato ai laboratori di educazione sensoriale in cui i partecipanti sono invitati a impiegare tutti i sensi per conoscere e riconoscere i formaggi, indovinando le loro caratteristiche essenziali come provenienza, stagionatura e affinamento, e individuando la migliore birra a cui abbinarli.
Per informazioni e prenotazionig.borra@slowfood.it


La Via Lattea: A passeggio con l’allevatore

Attività realizzata da Slow Food Educazione in collaborazione con Giovani Genitori e Circowow

Per bambini dai 3 ai 12 anni, abbiamo pensato a un appuntamento costruito su misura nella Via Lattea, ospitata nella struttura del Movicentro, accanto alla stazione ferroviaria e a due passi dal cuore della manifestazione.
Un divertente percorso per conoscere il ruolo di chi produce il formaggio e di questa filiera ha fatto una ragione (e uno stile) di vita: dalle etichette alla mungitura, dalla pastorizzazione alla transumanza; piccoli e grandi mettono alla prova le loro abilità motorie e le loro papille gustative. Il percorso si articola in tappe che riprendono la giornata dell’allevatore. Si inizia con un astronauta a cavallo della sua navicella spaziale, che prepara i partecipanti al viaggio nella Via Lattea. Tante le attività proposte, dalla mungitura spaziale su uno skate-navicella al gioco della Transumanza, che permette ai partecipanti di immedesimarsi nel ruolo del pastore che porta la mandria in alta montagna.
Dove: La Via Lattea: lo spazio dei bambini, presso Movicentro, Piazza Caduti per la Libertà 14, vicino alla stazione ferroviaria.
Durata: 1 ora circa

La Via Lattea per le famiglie con bambini dai 3 ai 12 anni
Quando: venerdì dalle 16.30 alle 20 (ultimo ingresso); sabato dalle 11 alle 21 (ultimo ingresso) e domenica dalle 11 alle 20 (ultimo ingresso).
Costo: 5€ per nucleo familiare di 3 persone (almeno 1 socio) + 2€ a persona aggiuntiva; 7€ per nucleo familiare di 3 persone (nessun socio) + 3€ a persona aggiuntiva.
Info e prenotazioniprenotazioni.educazione@slowfood.it
Gli stessi sconti applicati ai soci Slow Food valgono anche per gli abbonati alla rivista Giovani Genitori e per i detentori di Abbonamento Musei Torino Piemonte

La Via Lattea per le scuole
Chi: classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado
Quando: venerdì dalle 9:30 alle 15:30 (ultimo ingresso), lunedì dalle 9:30 alle 14:30 (ultimo ingresso)
Costo: 20€ a classe
Info e prenotazioniwww.slowfood.it


Le olimpiadi del formaggio
Attività realizzata in collaborazione con la Condotta Slow Food dell’Università di Scienze Gastronomiche

Caglio in lungo, munto sincronizzato e lancio del foraggio saranno solo alcune delle nuove discipline olimpioniche pensate in esclusiva per le classi di Cheese!
Obiettivo del percorso è sperimentare in prima persona la filiera di produzione casearia. Ogni tappa metterà alla prova i giovani studenti con sperimentazioni e divertenti prove fisiche con l’obiettivo finale di aggiudicarsi l’ambita medaglia.
Chi: scuole primarie e secondarie di primo grado
Quando: venerdì e lunedì alle 9:30, alle 11:30 e alle 12:30
Dove: stand UNISG, piazza XX settembre
Durata: 1 ora
Costo: 20€ a classe
Info e prenotazioniwww.slowfood.it


Speciale concorso Spunti e spuntini: alle origini del cibo
Le classi vincitrici del bando Spunti e spuntini: alle origini del cibo, nell’ambito delle attività del progetto Diderot finanziato dalla Fondazione CRT, sono ospiti del percorso nella giornata di venerdì 18 presso il Movicentro.


Cheese è un evento baby friendly
Tutti i giorni dell’evento è allestita un’area dedicata ai più piccoli, con una zona fasciatoio, un’area riservata alle mamme per l’allattamento e una zona morbida per permettere ai bambini di giocare senza rischi.
Elena Miano
21 Agosto 2015
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SUL GARDA IL GUSTO VIEN “CIOTTOLANDO”

Il 26 e 27 settembre 2015 torna la “caccia al tesoro del gusto” che consentirà di creare un proprio personale menu per il weekend, scegliendo tra le proposte dei diversi locali della cittadina del Garda



I sapori del lago di Garda incontrano quelli delle cucine del mondo a Ciottolando con Gusto, la “caccia al tesoro gourmet” in programma sabato 26 e domenica 27 settembre a Malcesine (VR). Il tema dell’edizione 2015 di questo originale appuntamento sarà infatti Expo. Le tipicità locali incontreranno dunque quelli internazionali, grazie alla creatività dei ristoratori.



Gli intenditori già lo sanno: l’ultimo weekend di settembre, a Malcesine, l’appetito vien “Ciottolando”, ovvero passeggiando lungo le caratteristiche vie ciottolate di questo affascinante borgo medievale che si affaccia sul Garda. Mappa della cittadina alla mano, gli appassionati della buona tavola non avranno che l’imbarazzo della scelta nel costruire il proprio personale menu “on the road”, lasciandosi prendere per la gola dalle diverse pietanze proposte dai bar, dalle enoteche, dai ristoranti e dagli altri locali che aderiscono all’iniziativa.

Quello che attende i “ciottolatori” è un vero e proprio gioco del gusto: per due giorni ciascuno potrà optare per il primo piatto proposto da uno chef e per un secondo elaborato da un ristoratore che si trova in un altro angolo di Malcesine e così via fino al dessert e poi al caffè.  Un menu personale ed itinerante che ha una sola parola d’ordine: abbandonarsi ai piaceri del palato.



Novità dell’appuntamento 2015 sono due feste a tema, una il sabato e una la domenica, che permetteranno di concludere in modo originale la due giorni di Malcesine. Vini di qualità, distillati, olio, prodotti caseari e molto altro saranno protagonisti anche nel Giardino del Gusto, tappa speciale di Ciottolando con Gusto dedicata alle eccellenze del territorio.

Per garantire la qualità del servizio offerto Ciottolando con Gusto ha un numero limitato di ingressi e per questo si consiglia la prenotazione.  





Per informazioni, prenotazioni, ritiro e acquisto delle tessere rivolgersi al negozio OLIVIA (Michela) in via Navene, 19/A a Malcesine (Tel. +39 + 333 546 27 53 ).



Sito internet: http://www.ciottolando.com/  

Elena Miano
30 Luglio 2015
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Il 2015 è iniziato positivamente per il vino italiano. Lo dicono le aziende intervistate dall'Osservatorio wine2wine di Vinitaly tra maggio e giugno. Molto bene il mercato a stelle e strisce, contrastanti i pareri per Germania e Cina. Tra i canali di vendita, ancora preferiti gli importatori alla GDO. 
Verona, 30 giugno 2015 – L’85% delle cantine italiane è soddisfatto dell’attuale andamento del mercato, grazie soprattutto all’ottima performance delle esportazioni nei primi 4 mesi dell’anno. È quanto emerge dal quarto Osservatorio wine2wine di Vinitaly, i cui risultati sono stati presentati oggi a Milano da Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, nel corso del suo intervento al “Forum Food e Made in Italy” del Sole 24 Ore.
«Capire come si muovono i mercati esteri è fondamentale per programmare al meglio la prossima edizione di Vinitaly – ha affermato Mantovani –. Quella in programma dal 10 al 13 aprile 2016 sarà la cinquantesima edizione del Salone del vino di Verona e stiamo lavorando per confermare la sua leadership tra le fiere internazionali di settore». 
Delle oltre 400 cantine intervistate tra maggio e giugno, distribuite in modo uniforme su tutto il territorio nazionale (17,5% Nord-Ovest, 35,4% Nord-Est, 31,7% Centro, 15,4% Sud e Isole) e tutte già espositrici di Vinitaly o partecipanti alla prima edizione di wine2wine nel dicembre 2015, il 58,3% ha dichiarato una crescita del fatturato imputabile al commercio estero rispetto allo stesso periodo del 2014. Il 32% è stabile, mentre un calo viene registrato dal 9,7% di chi ha risposto, a cui si contrappongono incrementi superiori al 15% per il 21,4% delle cantine. Il trend è molto positivo soprattutto per le imprese del Nord-Est e dell’Italia meridionale, per quelle mediamente internazionalizzate (cioè presenti con i propri vini in 6-20 mercati) e per quelle con percentuali di export già superiori al 30%.
Questo sentiment viene in parte confermato dai dati Istat del primo trimestre 2015 (ultima rilevazione disponibile), che indicano un valore delle esportazioni italiane di vino in aumento del 3,85% per un totale di quasi 1,189 miliardi di euro, anche se con una contrazione dei volumi di circa il 2%.
Grazie all’indebolimento dell’euro sul dollaro e all’andamento generale dell’economia, gli Stati Uniti sono il mercato del momento: il 76,2% delle cantine intervistate ha infatti dichiarato che quello americano è tra i tre mercati (con Canada e Regno Unito) che in questo momento stanno crescendo maggiormente. Questa opinione è condivisa sia dalle aziende che vendono i propri vini in meno di 10 mercati, sia in quelle maggiormente internazionalizzate.
Più variegata l’opinione delle cantine nei confronti del mercato tedesco: 1 azienda su 3 (32,7% per la precisione) ha dichiarato un aumento delle vendite in Germania, ma più di un terzo (34,7%) sono state quelle che, al contrario, hanno registrato una contrazione. Tra le cantine che esportano i propri vini in più di 20 Paesi, solo la Russia ha avuto un andamento della domanda peggiore.
Anche la Cina mostra una situazione polarizzata, con aziende di piccole dimensioni che stanno aumentando le vendite (21,8% del totale) e imprese più strutturate che, nel 16% dei casi, indicano il Paese asiatico come un mercato in calo. 
«Un'occasione per verificare direttamente la situazione in questi ultimi due mercati l'avremo già a partire da settembre – ha spiegato il direttore generale di Veronafiere – quando, dal 18 al 20, saremo a Shanghai con Vinitaly China al Wine & Dine Festival e dal 5 al 7 novembre a Hong Kong all'International Wine & Spirit Fair, mentre il 16 novembre saremo a Mosca per un nuova edizione di Vinitaly Russia».
Quanto ai canali di vendita, le cantine giudicano molto positivo (63,6% degli intervistati) il proprio rapporto con gli importatori, mentre divide il rapporto con la GDO estera (molto positivo per il 47,3% ma allo stesso tempo particolarmente negativo per il 27,3%). 
E.M.
30 giugno 2015

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Si è tenuto sabato il secondo convegno del Comitato Scientifico di Vino – A Taste of Italy


Il prossimo appuntamento il 27 giugno ore 11.30 sul tema “Uno sguardo sul futuro. La ricerca scientifica per una nuova viticoltura”

Verona, 15 giugno 2015 – Il vino raccontato, studiato e assaporato attraverso gli scritti di tre autori d’eccellenza, Luigi Veronelli, Mario Soldati e Paolo Monelli. Il secondo convegno del Comitato Scientifico di Vino – A Taste of Italy ha riproposto, sabato 13 giugno, l’evoluzione del vino interpretata in chiave storico letteraria, anno dopo anno, lungo tutto il Novecento, presentando tradizioni enogastronomiche, cibi e vini rimasti intatti durante la trasformazione dell’Italia da paese contadino a nuova realtà industriale. 
Dopo il saluto di Raffaele Borriello, vicecapo di gabinetto del Mipaaf con delega all’Expo che ha sottolineato come “Il Padiglione dell’esperienza vitivinicola italiana è una sfida vinta”Riccardo Cotarella, presidente del Comitato Scientifico ha introdotto il tema dell’incontro: “Il viaggio letterario è un auspicio: quello di veder nascere nuovi talenti in grado di raccontare il vino come lo sono stati, con le loro peculiarità e nei loro anni, Monelli, Soldati e Veronelli”.   
La tavola rotonda, moderata dal giornalista Gigi Brozzoni, attraverso le voci degli esperti, ha saputo narrare questo viaggio affascinante, con i commenti alle opere più significative di Veronelli, Soldati e Monelli. Un vero excursus che ha rappresentato le personalità degli autori, accomunate dall’essere preziosi custodi di alcune tradizioni considerate, ormai, intramontabili e che ha saputo descrivere i loro modi diversi e ineguagliabili di affrontare i temi legati alla nostra viticultura.
«Nella letteratura italiana del Novecento il vino ha avuto spesso un ruolo importante – ha introdotto così il tema della giornata Luca Clerici, professore di Letteratura all’Università di Milano –. Nell’ambito del reportage eno-gastronomico, invece, possiamo identificare ne Il Ghiottone errante di Paolo Monelli il principale capostipite del genere. Nello scritto si riscopre tutta l’autenticità di alcuni paesaggi e condizioni sociali. L’autore, giornalista buongustaio e gran bevitore, percorre un tour indimenticabile lungo lo Stivale in compagnia di Novello, pittore e vignettista astemio e morigerato. È curioso leggere le discussioni fra i due che animano un viaggio, divertente e raffinato, alla scoperta dei vini e dei cibi genuini, riportate con brio e con un’attenzione particolare alla lingua, degustata come un buon calice in pagine di notevole suggestione».
Al tavolo dei relatori anche Alberto Capatti, storico della cucina e co-curatore della mostra alla Triennale di Milano “Camminare la Terra” su Luigi Veronelli: «Il grande giornalista e scrittore milanese ci ha insegnato, in oltre un ventennio, a creare un connubio, difficile ma quasi perfetto, tra due grandi virtù del nostro Paese, il vino e la cucina, attraverso opere come Mangiare bene all’italiana e Il Vino giusto».
«Le iniziative di Veronelli, anarchico libertario, improntate al suo rigore e alla sua disobbedienza, hanno saputo anticipare la riflessione a venire su territori, pratiche in vigna e in cantina, rivendicando dignità sovrana per il vignaiolo e riconoscimento per il frutto del suo lavoro» ha poi continuato Giuseppe Lo Russo, giornalista e gastronomo.

«Mangiare bene e bere meglio, la riscoperta dei migliori prodotti della nostra tradizione da allora sono diventati un continuo impegno del gusto e dell’intelligenza, nel quale la cultura è intervenuta a tutto campo – ha commentato Andrea Gabbrielli, giornalista enogastronomico . Negli anni Cinquanta e Sessanta è giusto ricordare anche altri maestri e pionieri di uno stile che si sono cimentati con il vino e la gastronomia contribuendo, in modo non banale, alla conoscenza e alla valorizzazioni di questi temi, come Piero Accolti, Felice Cùnsolo, Livio Jannattoni, Rossano Zezzos, Luigi Volpicelli e Renato Ratti».
«Se oggi fossero qui, cosa berrebbero? – è il quesito giunto dal giornalista Andrea Del Cero, che ha riportato l’attenzione su Veronelli, Soldati e Monelli Ogni singola risposta avrebbe un sapore diverso perché ognuno di questi autori hanno approcciato questi temi non solo con vari stili, ma anche per motivi differenti. Mario Soldati, per esempio, sublime testimone del passato, che ha saputo condurci tra le sponde del Po negli anni Cinquanta, alla scoperta degli usi e costumi e delle tradizioni di un mondo forse destinato a scomparire, probabilmente percorrerebbe a grandi passi quella stessa direzione commentando ad alta voce quel che vede e poi chiederebbe un calice di vino rosso di grande stoffa e ci ricamerebbe sopra una bella storia di cui lui stesso, a guardar bene, sarebbe in qualche modo protagonista». 
Da Veronelli a Soldati fino a Monelli, in una ricerca curiosa e approfondita di tutte le preziose testimonianze che ci hanno lasciato questi autori, veri testimoni della storia della viticultura italiana e della nostra società. Ma oggi, come è cambiato il modo di raccontare il vino? Ha chiuso il convegno Andrea Gori, sommelier informatico: «In Italia il wine blogging va di pari passo con l’affermarsi dei vini cosiddetti naturali o assimilabili che vendono e divengono famosi, spesso grazie al passaparola tra addetti ai lavori e appassionati, innescato proprio dalle ‘scoperte’ dei blogger. La grammatica futura della comunicazione del vino sarà scritta dal web stesso e dalle dinamiche che animeranno l’infosfera del vino.  E prima che la qualità, nel comunicare e far conoscere un vino, conterà il modo con cui il consumatore cercherà informazioni sul vino stesso, un fenomeno che possiamo monitorare costantemente, ma che non abbiamo idea di come potrebbe evolvere». 


I Sei Viaggi di Expo continueranno sabato 27 giugno con il terzo appuntamento dal titolo: “Uno sguardo sul futuro. La ricerca scientifica per una nuova viticoltura”.

Elena Miano
15 Giugno 2015

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Amore per il cibo, per la qualità, per il territorio e la convivialità
28 giugno 2015
Dalle ore 16,00 alle 20,30
Migliano, Camaiore (Lucca)
Con il supporto del Comune di Camaiore e del Consorzio di Promozione Turistica di Camaiore
PA(N)CE, AMORE E CIBO

Proprio come nell’estate del ’69 il paesino statunitense di Woodstock ospitava una delle più straordinarie kermesse di pace, amore e musica, così il paesino di Migliano, un minuscolo agglomerato nel comune di Camaiore (LU), sta per diventare il teatro di un evento destinato a restare negli annali. Fudstock.
E il parallelo non è certo casuale.
Domenica 28 Giugno, dalle ore 16 alle ore 20,30 sarà possibile assistere e partecipare a una festa enogastronomica fortemente voluta dallo chef Cristiano Tomei, l’azienda agricola Croco e Smilace, con il supporto del fotografo Lido Vannucchi, nell’intento di far incontrare l'eccellenza dei produttori con grandi chef non solo a livello locale, ma di tutto il territorio nazionale.

LOGISTICA
La festa è aperta a tutti e per l’occasione sarà disponibile un servizio navetta dal parcheggio di Valpromaro fino a Migliano, fino alle ore 20,30 (orario in cui sarà effettuato solo il tragitto di discesa).
All’interno della manifestazione, nella zona di degustazione dei piatti ci sarà la possibilità di acquistare il ticket a € 25,00 senza nessun obbligo (no ticket no degustazione) con la possibilità di acquistare dopo il primo, ticket separati, al contrario ci sarà la possibilità di assaggiare i prodotti dei produttori e di acquistarli direttamente da loro. Ovviamente il ticket non può avere il prezzo di una qualsiasi sagra, considerando che la preparazione dei piatti è fatta da mani di chef stellati o giù di lì!

Sarà la festa dell’amore, amore per il cibo e per la qualità, per il territorio e la convivialità, la celebrazione del mangiare bene e un’occasione unica per gustare prelibatezze preparate in diretta da grandi chef, appositamente per l’occasione.

Pa(N)ce, amore e cibo. Fudstock.

Elena Miano
4 Giugno 2015
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LECCE - CASTELLO CARLO V (Via XXV Luglio)
5-6-7 Giugno 2015

rosati di negroamaro del Salento incontrano i rosé provenienti dall’Italia e dall’estero. 

Venerdì 5 giugno ore 18  Malcandrino Cibo ed Eventi:
 Tavola Rotonda “La Rosè Revolution: dal Bardolino  Chiaretto al Negroamaro del Salento attraversando tutta l’Italia”- 

Sabato 6 giugno Castello Carlo V ore 17.30: 
INAUGURAZIONE Salone con 165 vini in assaggio 

Ricco programma tra: wine, food, arte, cultura, musica, moda, photo shooting, punti Roséxpo nei locali del centro storico di Lecce

www.rosexpo.it  #roséxpo2015 


 Roséxpo2015

Al via a Lecce dal 5 al 7 giugno la II° edizione di Roséxpo, il salone internazionale dei vini rosati tra degustazioni e appuntamenti culturali al Castello Carlo V (www.castellolecce.unile.it) Organizzato da deGusto Salento (www.degustosalento.it,), la prima associazione che riunisce sinergicamente i migliori produttori di Negroamaro, Roséxpo ha l'obiettivo di valorizzare e raccontare i rosè in tutte le sue sfumature secondo un’ottica di confronto tra territori di produzione nazionali ed esteri creando un percorso condiviso per la promozione degli stessi e fare il punto su terroir, vitigni, tecniche produttive e aspetti sensoriali.
La tre giorni vede il sostegno della Regione Puglia - Area Politiche e Sviluppo Rurale - del Comune di Lecce, Castello Carlo V, Puglia Promozione e la collaborazione di AIS delegazione di Lecce, Slow Wine, Slow Food Puglia, Le Donne del Vino, Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, I.M.T.& Co s.r.l. IMovePuglia.Tv. 

Il programma di Roséxpo prende avvio venerdì 5 giugno alle ore 18 presso Malcandrino Cibo ed Eventi (S.P.Lecce-Monteroni): in un locale completamente scavato nel tufo, tra le botti di rovere, si terrà una tavola rotonda “La Rosé Revolution: dal Bardolino  Chiaretto al Negroamaro del Salento, attraversando tutta l’Italia” con il contributo di noti esperti, produttori e stampa del settore che faranno il punto sullo stato dell’arte della produzione dei vini rosati italiani e sulle prospettive dei mercati esteri. Interverranno Franco Cristoforetti (presidente Consorzio Tutela Vino Bardolino), Sara Carbone (produttrice azienda Vinicola Carbone – Melfi -Pz ), Damiano Calò (produttore azienda vinicola Rosa del Golfo – Alezio - LE ), Sebastiano De Corato, produttore azienda Rivera (Andria- BT) Amedeo Maizza (Università del Salento, Preside della facoltà di Economia). A moderare Federica Sgrazzutti (consulente comunicazione Wine& Food) e Francesco Muci (responsabile della guida Slow Wine per la Puglia). A chiudere l'incontro tecnico un aperitivo rosè.

Il Castello Carlo V, nel cuore di Lecce, è la location che ospita il salone internazionale dei vini rosati il  6 e 7 giugno con un fittissimo calendario di appuntamenti collaterali.
Si parte sabato 6 giugno alle ore 17,30 con l'inaugurazione di Roséxpo 2015. A tagliare il nastro Elena Martusciello, Presidente nazionale de “Le Donne del vino”, insieme al senatore Dario Stefano, Luigi Coclite, assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Spettacoli ed Eventi del Comune di Lecce e Ilaria Donateo presidente dell’associazione di produttori vitivinicoli di Negroamaro “deGusto Salento” - organizzatori di Roséxpo.
(Anteprima esclusivamente per la STAMPA ore 16.30).

Saranno i 165 vini provenienti da tutto il territorio nazionale e dall’estero, i protagonisti di delle due giornate di degustazione dalle ore 18 alle 23 tra le mura del Castello Carlo V
Ai banchi d'assaggio, curati da sommelier AIS, si accede con un ticket del costo di 10 euro.
Tanti gli ospiti dal mondo del vino. Oltre ai rappresentanti di aziende vitivinicole, sommelier e addetti ai lavori, quest’anno 25 giornalisti di settore provenienti dall’Italia, dall’estero, dall’Università di Scienze Gastronomiche con il Master targato Slow Food in Cultura del Vino, e gli Instagramers Italia, la community italiana degli appassionati di Instagram, che vanta oltre 300 milioni di utenti nel mondo
Tanti gli eventi collaterali durante le due serate:
ARTE: con la mostra d'arte contemporanea "Phisys" a cura di Lorenzo Madaro, che si mescola con l'arte della tradizione delle “Luminarie De Cagna”. 
MUSICA: con le “incursioni bandistiche” del festival "Bande a Sud"
FOOD: dalle ore 20 alle 22.30, con le “interpretazioni di panino gourmet” all’insegna delle eccellenze dei sapori locali della Med Cooking School di Ceglie Messapica, diretta da Antonella Ricci

WINE & MODA: sabato sera, alle 20.30, “Un calice di rosè”con i vini dell’associazione Le Donne del Vino di Puglia, accompagnato dalla presentazione di Passaporto di Bacco in Rosé”, un progetto volto alla selezione di abiti di alta moda dedicati ai vini rosati, organizzato dall’associazione Diotima.
CULTURA: con due seminari:  sabato 6 giugno dedicato ai territori del vino rosato fermo, e la domenica ai territori vocati alla spumantizzazione in rosè, con degustazioni guidate (prenotazione al numero 389 6438195) che vedono come conduttori Giuseppe Baldassarre, componente della commissione nazionale didattica dell’Associazione Italiana Sommelier, e Francesco Muciresponsabile della guida Slow Wine per la Puglia. Per la stampa è stata riservata invece una sala di degustazione ad hoc. Il calendario culturale di domenica 7 giugno si arricchisce alle ore 20 con uno spazio dedicato al festival nazionale del libro “Tuglie Incontra" a cura di Gianpiero Pisanello, con la presentazione del volume "Mangia come parli" di Cinzia Scaffidi, vicepresidente di Slow Food Italia.
INSTAGRAM: a seguire e immortalare le attività della tre giorni di Roséxpo, le immagini virali degli Instagramers Italia, la community italiana degli appassionati di Instagram, applicazione per iPhone, Android e ora Windows Phone che vanta oltre 300 milioni di utenti nel mondo.
STREET FOOD ROSÉXPO con 2night: Roséxpo non resta chiuso nelle antiche mura del Castello Carlo V.  Esce e si addentra nelle strade e nei vicoli del centro storico di Lecce per condividere la cultura del rosato con la movida cittadina in 16 ristoranti e winebar aderenti ai Punti Food ROSÉXPO dove gustare un aperitivo con le etichette di rosati delle 16 aziende di De Gusto Salento photo shooting by 2night.

Info e prenotazioni: 
Apertura banchi di assaggio: dalle ore 18.00 alle 23.00
Ticket di ingresso : € 10.00 
Percorsi di degustazione guidati : prenotazione obbligatoria  389.6438195 dalle 10 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00. e on line sul sito  www.rosexpo.it.
FACEBOOK: Roséxpo – Salone Internazionale dei vini rosati
TWITTER: @rosexpowine
INSTAGRAM: Rosexpo #rosexpo2015 #futurorosè
Punti Roséxpo2015 in città durante le tre giornate della manifestazione:http://2night.it/2015/06/03/16-punti-rosexpo-per-gustare-un-aperitivo-sorseggiando-un-buon-rosato.html

Segreteria organizzativa : info@degustosalento.it – 333.4336332
E.M.
4 giugno 2015

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IL FUORI EXPO DELLE DONNE DEL VINO AL DEVERO HOTEL

Quaranta cantine, un centinaio di vini in degustazione, salumi DOP dei F.lli Beretta e formaggi, del Caseificio Taddei, qualche leggera proposta preparata dal socie ristoratrici per accompagnare la degustazione: questo il programma presentato oggi dalla delegata lombarda delle Donne del Vino, Giovanna Prandini, al Devero Hotel di Cavenago Brianza per un fuori Expo tutto al femminile. Due le serate, 11 giugno e 2 luglio, negli spazi e nel patio dell' Hotel Devero per incontrare professionisti e buyer, giornalisti e sommelier; un appuntamento che permetterà di fare un piccolo giro d'Italia attraverso le cantine presenti. Dal Piemonte alla Puglia, dal Friuli Venezia Giulia alla Sardegna le produttrici racconteranno il loro vino e la loro storia con l'entusiasmo e la tenacia che contraddistinguono le loro produzioni.
Le serate dedicate vedranno coinvolte anche le ristoratrici aderenti all'Associazione: con le loro proposte accompagneranno  i vini in degustazione al Devero e proporranno quattro appuntamenti in altrettanti locali presentando menu appositamente studiati per la manifestazione.
Le serate di degustazione al Devero  Hotel di Cavenago Brianza sono su invito e con accredito per la stampa, le serate nei ristoranti sono aperte al pubblico ad un costo di € 50,00 con la possibilità di assaggiare i vini delle produttrici aderenti. Le cantine aderenti al Fuori Expo al Devero sono  a tutt'oggi: Agrilandia Fortulla, Antica Fratta, Astoria Vini, Az. Rabino, Az. E. Zuliani, Az. Ceci, Banfi, Bersi Serlini, Cancelli, Cantine Mucci, Castello di Grumello, Castello di Gussago, Castello di Luzzano, Castelvecchio, Cossetti, F.lli Berlucchi, Fattoria Il Palagio, Firmo, Grotta del Sole, Isolabella della Croce, La Boscaiola, La Capuccina, La Rocchetta, La Sansonina, La Scolca, Monfort, Monsupello, Olivini, Paladin Castello Bonomi, Perla del Garda, Polegato, Produttori Vini Manduria, Ricchi, San Michele Vini, Tenuta di Capezzana, Tenuta Le Mojole,  Tenuta Muscazega, Tenuta Santa Caterina, Velenosi, Villa Angarano, Zenato e Zonin.
I ristoranti aderenti: giovedì 18 giugno Hostaria Uva Rara a Monticelli Brusati BS,  giovedì 25 giugno Ristorante Altavilla a Bianzone SO, giovedì 9 luglio Locanda dei Beccaria a Montù Beccaria PV, giovedì 16 luglio Ristorante Croce Bianca a Nozza di Vestone BS.
Info www.ledonnedelvino.com

Elena Miano
28 Maggio 2015
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ROSÉXPO, SECONDA EDIZIONE: #futurorosé dal 5 al 7 giugno a Lecce

Pochissimi giorni alla partenza di  ROSÉXPO, 2° Salone Internazionale dei vini rosati organizzato da deGusto Salento – associazione con i produttori di Negroamaro (www.degustosalento.it) -con il sostegno di Regione Puglia – Area Politiche Sviluppo Rurale, Comune di Lecce – Assessorato al Marketing Territoriale.
ROSÉXPO si terrà dal 5 al 7 giugno a Lecce, nella splendida cornice del CASTELLO CARLO V (www.castellolecce.unile.it), nel cuore della città.
Dopo il successo del primo anno che ha visto la partecipazione di aziende da ogni regione italiana e svariate etichette estere, continuiamo a credere che l’obiettivo dell’evento sia quello di creare un percorso condiviso per la promozione dei territori vocati alla produzione di questa tipologia, sia in Italia che all’estero, facendo il punto su terroir, vitigni, tecniche produttive e aspetti sensoriali secondo un’ottica di confronto tra territori di produzione nazionali.
Confermate le partneship avviate lo scorso anno con AIS Puglia, SLOW FOOD PUGLIA, SLOW WINE , LE DONNE DEL VINO, quest’anno il press tour vedrà la partecipazione di giornalisti provenienti sia dall’Italia che dall’estero e dell’Università di Scienze Gastronomiche con il Master targato Slow Food in Cultura del Vino.
Novità di grande rilievo sarà la presenza di una sala di degustazione destinata esclusivamente alla stampa del press tour dove ogni giornalista potrà degustare tutti i vini presenti sui banchi di assaggio.
ROSÉXPO nasce con la volontà di essere una manifestazione di ampio respiro, rivolta al grande pubblico, ma con la prospettiva di alimentare interessanti spunti di riflessione per gli addetti ai lavori. A riguardo è prevista la tavola rotonda “La Rosé Revolution: dal Bardolino Chiaretto al Negroamaro del Salento attraversando tutta l’Italia”, sviluppato con il supporto di partner tecnici (A.I.S. Puglia e SLOW FOOD Puglia) e con il contributo di noti esperti del settore che illustreranno gli orientamenti futuri per i vini rosati mettendo in evidenza le caratteristiche determinati per entrare nei mercati esteri potenziali e le strategie utili per potenziare, dove già presente, la propensione al consumo verso questa tipologia.
Per i consumatori finali, sabato 6 e domenica 7 giugno, il CASTELLO CARLO V ospiterà, per ogni azienda aderente al Salone, dei banchi di assaggio di vini rosati ( banchi di assaggio curati da  sommelier AIS) cui si potrà accedere con carnet di euro 10 inclusivo di calice e pettorina, con la possibilità anche di potere gustare un aperitivo a base di eccellenze gastronomiche locali organizzato dalla Scuola di Cucina di Antonella Ricci di Ceglie Messapica – MEDITERRANEAN COOKING SCHOOL , unica sede collegata con ALMA.
Previa prenotazione, il pubblico potrà anche prendere parte alle verticali e ai laboratori condotti da relatori di AIS Puglia e SLOW FOOD Puglia. Eventi collaterali di grande spicco culturale saranno collegati all’evento, percorsi d’arte nel Castello curati dal critico Lorenzo Madaro, il festival del Libro Tuglie Incontra, Bande a Sud – festival degli immaginari Bandistici , i punti Food Roséxpo presenti nel centro storico di Lecce e altri eventi in via di definizione.
Tutte le info qui www.rosexpo.it

Elena Miano
25 maggio 2015
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VINITALY 2015, UN’OTTIMA ANNATA CRESCONO I BUYER ESTERI IN ARRIVO DA 140 PAESI. NEL 2014 ERANO 120. APPUNTAMENTO DAL 10 AL 13 APRILE 2016 PER  LA 50° EDIZIONE

I visitatori a quota 150mila. Oltre 2.600 giornalisti da 46 nazioni. Riprende il mercato interno con operatori horeca e Gdo.

Tutto il mondo a Vinitaly, con operatori professionali da 140 Paesi, ben 20 in più
rispetto al 2014. «Il risultato centra l’obiettivo che ci eravamo prefissati. Grazie all’aumento del 34% degli investimenti dedicati all’incoming e alla collaborazione con il Ministero dello Sviluppo economico, l’Agenzia-ICE e il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, abbiamo aumentato la già alta partecipazione di buyer stranieri», ha affermato Ettore Riello, presidente di Veronafiere.
In totale i visitatori sono stati circa 150mila, ma rispetto al passato c’è più Far East, con Thailandia, Vietnam, Singapore, Malesia. Crescono il Messico e anche l’Africa, con new entry interessanti come Camerun e Mozambico. Bene pure il Nord Africa, con la ripresa di Egitto, Tunisia e Marocco sia per il vino che per l’olio extravergine di oliva di Sol&Agrifood.
«I grandi mercati di Usa e Canada da soli rappresentano il 20% degli oltre 55mila visitatori esteri. L’area di lingua tedesca, Germania, Svizzera e Austria, si conferma la più importante con il 25% delle presenze, il Regno Unito è al terzo posto con il 10%, seguono in termini numerici i buyer dei Paesi Scandinavi e quelli del Benelux – ha detto Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –. Abbiamo registrato grande soddisfazione da parte degli gli espositori, per la capacità di Vinitaly di migliorare di anno in anno il numero di buyer esteri e la qualità dei visitatori, mantenendo alto il numero dei contatti, tanto che aziende private di grande rilevanza hanno già sottoscritto rinnovi triennali per le prossime edizioni».
Merito anche della nuova profilazione dei visitatori adottata quest’anno, con un ulteriore affinamento della selezione del target dei visitatori e con la registrazione di tutte le persone in ingresso: questo costituirà un data base di straordinario valore per le prossime iniziative di marketing e sviluppo internazionale.
Nella top ten dei Paesi, impressiona la crescita della Francia, che precede il Giappone, mentre Cina, Hong Kong e Taiwan si collocano all’ottavo posto. La Russia, nona, è l’unica in controtendenza come conseguenza della difficile situazione geopolitica in atto. Chiude al decimo posto il Brasile.
Sono in aumento le presenze da altri Paesi dell’Unione Europea, in particolare da Polonia e Romania.
Questo Vinitaly assiste anche al ritorno di un certo ottimismo per il mercato interno, con operatori interessati provenienti da tutta Italia, sia del canale horeca, sia della Gdo.
La manifestazione è stata seguita da oltre 2.600 giornalisti da 46 nazioni.

E.M.
25 marzo 2015
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AL VIA DOMANI IL 49° VINITALY: ATTESI OPERATORI DA 120 PAESI E DELEGAZIONI COMMERCIALI DA 52 NAZIONI 



Verona, 21 marzo 2015 – Più di 4mila aziende da 24 Paesi, operatori specializzati attesi da 120 nazioni del mondo, in rappresentanza di tutti i continenti e oltre 90mila metri quadrati espostivi netti. Sono questi i numeri della 49ª edizione di Vinitaly, il salone internazionale b2b di riferimento per vino e distillati, al via domani a Veronafiere (www.veronafiere.it). 
Quattro giorni, da domenica 22 a mercoledì 25 marzo dedicati a business, alla cultura e alla formazione nel settore vitivinicolo, ma non solo. In contemporanea a Vinitaly si svolgono anche Sol&Agrifood, rassegna sull’agroalimentare di qualità, ed Enolitech, appuntamento con la tecnologia innovativa per la filiera dell’olio e del vino. 
«La storia del nostro vino rappresenta al meglio la capacità dell'Italia di uscire dalla crisi e vincere nuove sfide – afferma Maurizio Martina, Ministro alle Politiche agricole, alimentari e forestali –. Lo dicono i numeri formidabili di questi anni, come il record di oltre 5 miliardi di euro di export che testimonia la nostra forza nel mondo. Vinitaly costituisce un momento fondamentale per questo mondo, per le migliaia di nostre imprese che sono la forza vera di un settore che può ancora crescere. Il Governo è in campo per liberare queste energie e cogliere opportunità importanti come Expo Milano 2015, dove il Padiglione Vino sarà uno dei racconti principali della potenza del saper fare italiano».
Ed è proprio il Ministro Martina ad inaugurare domani Vinitaly, alla Fiera Verona. Alla cerimonia, prevista alle 10.30 nell’Auditorium Verdi, partecipano anche Luca Zaia, Governatore della Regione Veneto, Flavio Tosi, Sindaco di Verona e Antonio Pastorello, Presidente della Provincia di Verona. 
«Vinitaly, Sol&Agrifood ed Enolitech – commenta Ettore Riello, Presidente di Veronafiere – rappresentano l’occasione per fare il punto e confrontarsi sulle prospettive future del mercato, non solo del vino, settore da oltre 10 miliardi di euro, ma anche dell’olio d’oliva e dell’alimentare Made in Italy. Si tratta di comparti fondamentali per l’economia che continuano a registrare ottime performance sui mercati esteri e di cui il sistema fieristico costituisce un’efficace e insostituibile piattaforma internazionale di promozione in grado di generare il 15% dell’export». 
Business e internazionalità restano al centro anche di questa edizione di Vinitaly che vede l’arrivo a Verona di operatori specializzati e buyer da tutti i cinque continenti e delegazioni commerciali ufficiali da 52 Paesi, come spiega Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiere: «Con questo Vinitaly abbiamo voluto amplificare al massimo le opportunità che si stanno delineando sui mercati consolidati ed emergenti. Per questo abbiamo intensificato ulteriormente l’attività verso l’estero, incrementando del 34% gli investimenti per l’incoming anche grazie all’importante supporto di Mise, ICE e Mipaaf, con un focus particolare su Hong Kong, Cina, USA, Russia, Brasile, Australia, Canada, Germania e i Paesi del Nord Europa».

E.M.
21 marzo 2015

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DA DOMANI SERA VINITALY AND THE CITY, IL FUORISALONE CHE VIVE LA CITTA'




Al via domani, venerdì 20 e fino a lunedì 23 marzo, delle ore 18 alle 23, Vinitaly and the City, l’evento che Veronafiere in collaborazione con il Comune di Verona organizza per chi non è professionista del vino ma appassionato del bere bene e moderato. Biglietto degustazione a 10 euro. Per muoversi in città disponibile anche la sera il servizio bus cittadino, potenziato nel fine settimana. Da domenica 22 marzo apre il 49° Vinitaly, con un sistema ancora più restrittivo di registrazione degli operatori in ingresso. 
Verona, 19 marzo 2015 – Tre piazze storiche di Verona per Vinitaly and the City, l’evento pensato per il grande pubblico dei wine lover che per quattro serate vuole vivere il fuorisalone di Vinitaly, la più importante manifestazione internazionale di vini e distillati aperta, invece, ai soli professionisti e operatori del settore

Da domani, venerdì 20 e fino a lunedì 23 marzo, dalle 18 alle 23, in Piazza dei Signori, nel Cortile del Mercato Vecchio e nel Cortile del Tribunale, in origine centri pulsanti della vita politica e amministrativa cittadina ai tempi degli Scaligeri e ora luogo di incontro dei giovani della città, 35 espositori provenienti da diverse regioni d’Italia, propongono in degustazione oltre 300 etichette di vini e moltissime specialità gastronomiche.

Musica e intrattenimento nella Vinitaly and the City Music Lounge con Radio Number One e note di folklore dall’Andalusia con il tipico “venenciador” a mescere il vino.

Con il Biglietto Degustazione, al costo di 10 euro, si ricevere un raffinato calice e 3 coupon degustazione, uno per ogni piazza. Per chi avesse qualche curiosità in più, c’è il Biglietto bis, con 4 degustazioni libere all’interno del circuito di Vinitaly and the City. Il Biglietto Degustazione dà la possibilità di acquistare direttamente dai produttori.

Per favorire gli spostamenti delle migliaia di wine lover attesi nel fine settimana, disponibile il servizio bus cittadino di Atv-Azienda trasporti Verona, che nelle sere di venerdì e sabato allunga l’operatività notturna coprendo anche la fascia oraria da mezzanotte alle 2 delle linee 90, 91, 94 e 98, che collegano il centro ai quartieri della città (www.atv.verona.it).

Da domenica 22 al 25 marzo, invece, apre agli operatori specializzati in arrivo da tutto il mondo il 49° Vinitaly. Quest’anno, il Salone internazionale dei vini e distillati ha reso il sistema di registrazione delle persone in ingresso ancora più restrittivo, per garantire agli espositori la presenza di professionisti di qualità.

E.M.
19 marzo 2015
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Tremila presenze, tra operatori, giornalisti e winelover per un’Anteprima, quella dell’Amarone 2011, ad alto gradimento. Si è conclusa oggi a Verona la due giorni dedicata al grande rosso della Valpolicella, che ha visto presenti circa 180 giornalisti con una nutrita partecipazione degli stranieri (11 i Paesi rappresentati: Canada, Inghilterra, Germania, Austria, Svizzera, Svezia, Olanda, Belgio, Messico, Brasile e Repubblica Ceca), oltre a delegazioni regionali Ais (Associazione italiana sommelier) e Fisar (Federazione italiana sommelier, albergatori e ristoratori). Più di 2.000 infine i biglietti venduti a operatori e appassionati, soprattutto giovani e donne, provenienti da tutta Italia per scoprire l’annata a 5 stelle di 64 aziende della Valpolicella.

“È stata un’anteprima contrassegnata da nuovi nomi che faranno strada nella nostra Dop – ha detto la direttrice del Consorzio Tutela vini Valpolicella, Olga Bussinello -, così come farà strada e migliorerà nel tempo l’eccellente annata 2011. Accanto ad aziende prestigiose stanno crescendo le new entry di produttori che qui ad Anteprima Amarone hanno riscosso un ampio consenso da critica e pubblico. E la presenza dei gruppi Ais e Fisar – ha concluso Bussinello - che già ci hanno seguito in passato, conferma il particolare feeling tra l’Amarone e un target privilegiato per il settore”.
Anteprima Amarone è un evento organizzato dal Consorzio Tutela Vini Valpolicella in collaborazione con Regione Veneto, Camera di Commercio e Banca Popolare di Verona. Anteprima Amarone 2012 è in programma il 30 e 31 gennaio 2016.
E.M.
2 febbraio 2015


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IL PADIGLIONE LOMBARDIA AL VINITALY

Dal 31° piano del Pirellone, il Belvedere intitolato a Enzo,Jannaci, i vertici di Regione, Unioncamere Lombardia e Verona Fiere hanno presentato alla stampa la Collettiva Lombarda: le aziende vitivinicole che parteciperanno a Vinitaly 2014.
La Lombardia si conferma quindi non solo industriale, ricca di capannoni e attività produttive di ogni genere ma territorio a grande vocazione agricola, come ha tenuto a sottolineare il governatore :«La Lombardia è la prima Regione agricola italiana e la seconda in Europa. E i nostri vini raccontano la storia di questa bellissima terra nel mondo, la creatività e l’operosità dei lombardi: è tutto questo che la Regione intende sostenere, anche in vista di Expo 2015» ha detto Maroni.
Il Padiglione Lombardia, con 8.500 metri quadrati, 200 produttori e più di 1.000 etichette  in degustazione, rappresenta una vera e propria “casa” per i consorzi e vini lombardi grazie alla stretta collaborazione tra Regione, sistema camerale e 11 consorzi di tutela. 
«La qualità della Lombardia è notevolmente cresciuta negli ultimi 20 anni – ha sottolineato l’assessore Fava –. La sfida dei viticoltori lombardi sarà quella di crescere ulteriormente sul fronte dell’export, aumentato dell’11,6% nel 2013, rispetto alla media italiana del 7 per cento».
Sul fronte dell’export, i dati elaborati da Unioncamere Lombardia su base Istat evidenziano Stati Uniti, Germania, Svizzera, Canada e Giappone quali mercati di sbocco consolidati, mentre tra gli emergenti spicca la crescita di Qatar (+268,6%), Nuova Zelanda (+124,1%), Messico (+59,6%), Corea del Sud (+54,2%) ed Emirati Arabi Uniti (+53,3%).
«Vinitaly rappresenta un asset fondamentale per la promozione internazionale delle imprese vitivinicole italiane – ha commentato il presidente di Veronafiere Riello – grazie alla partecipazione di oltre 140mila operatori specializzati e 50mila buyer esteri da 120 nazioni. Per le aziende lombarde l’edizione 2014 sarà l’occasione di capitalizzare e migliorare i già ottimi risultati ottenuti oltreconfine».
Si punta sempre più sull'eccellenza dei prodotti lombardi i cui vini, secondo Carlo Cambi, sono la sintesi dei vini di Italia. I dati sono confortanti: 3.300 imprese. molte a conduzione femminile, che nel corso degli anni hanno dimostrato come l'impegno costante a fare bene produca indubbi risultati.
Un comparto agricolo che non si limita solo al vino e cha va aiutato non con interventi a pioggia di tipo meramente assistenziale bensì con supportando e premiando chi lavora bene.
Non si deve finalizzare la produzione solo in vista di Expo 2015; sarebbe importante e maggiormente qualificante dare a tutti i visitatori di Expo un motivo per viaggiare in Lombardia attraverso le numerose eccellenze enogastronomiche di questa regione.
E.M.
1 aprile 2014
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ORO, INCENSO E MIRRA....NEL PIATTO.

A Bergamo pare che  non sia così semplice organizzare e far funzionare qualcosa.  Preso atto che la crisi c'è e la contrazione dei consumi anche pare decisamente intelligente la proposta ideata da Paolo Chiari (Lalimentari di Via Tassis, piatti generosi e cantina tentatrice) e Paolo Moschini (affabulatore preparatissimo e colonna del turismo culturale): offrire un piatto che contenga i tre pilastri della cucina bergamasca, farina gialla, salame e formaggio.
Spesso le idee più semplici si rivelano inaspettatamente vincenti; una trentina di locali, tra ristoranti di diversa fascia, bar ed enoteche hanno aderito all' iniziativa (supportata da Bellavista di Erbusco) confezionando,  secondo gusto e aderenza alla propria personale offerta, un piatto che contenesse questi tre ingredienti. Le proposte hanno un costo che va da 8 a 22 euro, dal più semplice ma non meno appetitoso tagliere   alla pasta preparata dalle stellate mani di uno chef. Ci sono piatti per tutti e tutti possono gustarli; la cosa bella è che dopo averli apprezzati si acquisisce la possibilità di seguire una visita guidata all'interno della città murata che  farà conoscere angoli nascosti o sconosciuti ma sempre legati alla storia dei alimenti. Pensate un pò che all'interno della bella cinta muraria c'è persino una vigna, l'ultima rimasta a testimoniare quanto questa coltivazione fosse presente lungo i crinali dei colli della città. Bergamo Alta vale una visita: questa volta c'è anche la curiosità di vedere qualcosa di bello, mangiare e bere qualcosa di buono, conoscere qualcosa di più.


Elena Miano
12 dicembre 2012
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Roma, novembre 2011.

Regina d'Italia, miele biologico di altissima qualità, da ottobre è presente anche a Milano, in vendita al food market di Rinascente Piazza Duomo. Cinque le differenti tipologie disponibili: arancio, asfodelo, cardo, eucalipto e millefiori macchia mediterranea. Presto si aggiungerà una sesta e rara varietà: il corbezzolo, in fioritura proprio all'inizio di autunno.

Il miele biologico Regina d'Italia, certificato BioAgriCert, si contraddistingue per l'unica zona di produzione, la Sardegna, e per la lavorazione in purezza; è un prodotto italiano al 100% cui non vengono aggiunti altri mieli. Da due anni la qualità del Miele Regina d'Italia viene premiata al più importante concorso del settore, il Concorso Nazionale Grandi Mieli d'Italia di Castel San Pietro (Bo), una gara riservata al top della produzione italiana. 

Le differenti tipologie rappresentano la notevole varietà della flora sarda: l'asfodelo, pianta erbacea tipica dell'isola e molto diffusa, conferisce al miele un aroma floreale e un intenso colore dorato; l'arancio sardo con un intenso profumo e una caratteristica dolcezza; il cardo è ricco di note dolci e un gusto leggermente piccante; il corbezzolo, miele raro e con note amarognole; l'eucalipto carico del profumo tipico della pianta e non troppo dolce; il millefiori di macchia mediterranea che racchiude i profumi e gli aromi della meravigliosa terra di Sardegna.
Tutti le varietà possono essere ben abbinate ai vari formaggi esaltandone le peculiarità; oppure gustati in purezza o utilizzati nella preparazione di ricette più elaborate, così come ci insegna la recente tendenza di grandi chef.

Il packaging molto elegante, con lo stemma dorato dell'ape regina in campo nero, prevede due grammature: il vasetto da 250 gr e quello da 75 gr. ; in preparazione anche una confezione destinata agli alberghi.

Tutte le informazioni, la carta dei mieli e foto ad alta definizione possono essere richieste a:
reginaditaliamielebio@gmail.com o reperite sul sito www.reginaditaliamiele.it

Elena Miano
12 Novembre 2011

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