Nella splendida cornice del Castello di
Grumello, ospiti della signora Cristina Kettlitz, una delle tre Donne del Vino
produttrici in Bergamo, si sono dati appuntamento giornalisti e sommelier da
tutta Italia, ristoratori e selezionatori verso l’estero per una grande
degustazione dei vini della Valcalepio.
L’avvio agli assaggi è stato dato dal
prof. Attilio Scienza, intervenuto per l’occasione e grande esperto e professore
ordinario di viticoltura: un racconto che ha ricordato in che modo gli
ancestrali dei vitigno del Cabernet Franc, padre del Cabernet
Sauvignon (che con il Merlot costituisce il Valcalepio per l’appunto) siano
arrivati in Italia partendo dall’Antico Epiro arrivando in epoca carolingia in
Francia dove sembra avvenne l’incrocio spontaneo, approdando ufficialmente in Italia solo nel 1820, importato
dal Conte di Sambuy che lo pianterà in una sua proprietà nei pressi di Marengo.
invito solo per tecnici, questa
seconda edizione di Valcalepio En Primeur - la prima si tenne nel 2014 per
festeggiare i 60 anni del Castello di Grumello, strutturata in due diversi
momenti: gli assaggi di botte della vendemmia 2015 di ben 12 produttori, dall’Adda
al Lago d’Iseo, all’interno della barricaia nella parte più antica del
Castello; a seguire la degustazione, nelle eleganti sale del Castello, dei vini
di punta delle diverse cantine. Una grande ed interessante panoramica della
produzione vitivinicola delle aziende partecipanti e della nostra provincia:
Angelo
Pecis, Bonaldi Cascina del Bosco, Caminella, Castello di Grumello, Eligio
Magri, La Collina, La Rocchetta, Le Corne, Le Mojole, Medolago Albani,
Sant’Egidio, Tosca, queste le cantine presenti, tutte racchiuse nella zona
pedecollinare ma diverse per conformazione del terreno e vini prodotti. Dai
bianchi fermi agli spumantizzati, dai rosati ai rossi, ai moscati gialli e
rossi gli invitati hanno potuto degustare per la prima volta o approfondire i
vini prodotti nella provincia; per alcuni degli addetti ai lavori provenienti
da altre regioni si è trattato di una sorprendente scoperta, a conferma
dell’alto livello qualitativo che contraddistingue la nostra produzione
vitivinicola. Aziende storiche, altre più “giovani”, alcune biologiche: un
universo di profumi e caratteristiche ben spiegate dai produttori e dagli
enologi presenti. Un successo anche femminile, tre infatti le produttrici Donne
del Vino a capo di aziende che raccolgono successi e premi: Marta Mondonico de
Le Mojole, Vanna Buelli de La Rocchetta e la padrona di casa Cristina Kettlitz.
Donne tenaci che si confrontano ogni giorno con la non facile gestione di
vigna, cantina, clima e burocrazia. Fare vino con passione, promuoverlo con
successo insieme al suo territorio: questo l’obiettivo dei dodici produttori
partecipanti, al di là di sigle e appartenenze associative. Naturale per gli
organizzatori pensare di accompagnare la degustazione dei vini pronti con
formaggi e salumi locali: dallo spettacolare grana padano 22 e 30 mesi di Agricola San Giorgio, nuovamente premiato
a Cibus 2016 ai grandissimi formaggi di capra della Via Lattea esportati in tutto
il mondo alle formaggelle aromatizzate e i salumi di Gigi Formaggi.