UNA SETTIMANA + QUALCOSA IN GIRO PER CIBO…
Ci sono settimane che nascono già accavallate di impegni da sbrogliare e che bisogna cercare di mettere in fila come si deve. Provo a farlo ora raccontandovi di un Vinitaly cortissimo ma intensissimo (almeno per me) dove ho appositamente lasciato perdere i soliti pellegrinaggi e ho voluto incontrare solo le persone che quel benedetto social di Facebook mi ha regalato in questo ultimo anno.
Ci sono settimane che nascono già accavallate di impegni da sbrogliare e che bisogna cercare di mettere in fila come si deve. Provo a farlo ora raccontandovi di un Vinitaly cortissimo ma intensissimo (almeno per me) dove ho appositamente lasciato perdere i soliti pellegrinaggi e ho voluto incontrare solo le persone che quel benedetto social di Facebook mi ha regalato in questo ultimo anno.
Una scelta dettata dal desiderio di consolidare 'amicizie' nate nella piazza più grande del mondo dove, grazie a Dio, non è sempre vero che si incontrano solo perditempo e sciocchezze. Ho conosciuto quindi Valentina, sommelier e fotografa e molto altro ancora, con la quale abbiamo in mente proficui cambi-merce, ho rivisto con immenso piacere Elena, fantastica cuoca e giornalista preparatissima, ho finalmente visto Amelia dell'azienda Filomusi Guelfi che produce un Cerasuolo d'Abruzzo da capogiro, ho mantenuto la promessa e sono stata da Paolo Papini di Rascioni e Cecconello per sentire il suo Ciliegiolo (mai promessa fu così volentieri mantenuta), ho salutato gli amici produttori della Valcalepio; mi dispiace di non essere riuscita a vedere né Alessandra, grande studiosa della cultura alimentare di Sardegna né Frida ma ci saranno altre occasioni.
E via così gli altri giorni della settimana: il Salone del Mobile, un gruppo di clienti francesi difficilini da seguire, altri impegni.
Ma il sabato me lo prendo di vacanza: vado a comprare i fiori da Garden Miglioranzo a Valeggio sul Mincio. La meraviglia di quel luogo e l'affettuosa accoglienza di Monica (conosciuta ad Anversa e ritrovata su Facebook) mi hanno riconciliato con la lentezza e il gusto di assaporare profumi e colori di una vita e di una cucina lontana dai clamori e dagli estetismi esasperati. Ma dannatamente ricca di emozioni e passioni vere.
La tappa per il pranzo al Cavallino (Via Verdi, 8 - Valeggio sul Mincio tel.0457951138) nel grazioso esterno: cominciamo con un regalo alle papille, salumi vari accompagnati da un gelato al peperone, poi i tortellini di due tipi, ovviamente fatti in casa con una sfoglia che in trasparenza ci mostra il ripieno, a seguire le carni con la zucca al forno e altre meravigliose verdure. Paola, la titolare, ci vizia in un modo meravigliosamente vergognoso. Volutamente non scatto nessuna foto, non voglio distrazioni, voglio godermi tutto fino all'ultimo boccone. La gentilezza, la disponibilità e la bontà di questa trattoria sono un balsamo per gli affanni, credetemi.
Adesso sono pronta per comporre il mio futuro poggiolo fiorito sotto la guida esperta (e paziente) di Marika; ora che li ho trapiantati ho già dimenticato i nomi dei fiori ma ne avrò cura grazie alle istruzioni (scritte e appese vicino alla porta-finestra).
Carico l'auto e vado all'inaugurazione di un delizioso B&B la Maison Resola, una casa curata nei dettagli per accogliere chi vuole concedersi una pausa in riva al fiume. E così ho l'occasione di incontrare Nadia del Ristorante alla Borsa, che spero di rivedere prossimamente insieme ai suoi piatti assaggiati in corsa per mancanza di tempo.
Lunedì sera eravamo in tanti a salutare e festeggiare Nicola e Simona nel loro nuovo Opera Restaurant di Sorisole a pochi minuti da Bergamo: nuovi spazi molto accoglienti e caldi, i tavoli fuori a godere della bella stagione in arrivo, un bellissimo giardino ma sempre la bravura di Nicola e Lorenzo in cucina, il resto della famiglia in sala. Quando l'impresa è di famiglia unita tutto funziona.
Martedì a Milano per la presentazione alla stampa de La Griglia di Varrone: il locale perfetto ( il terzo della serie di Massimo Minutelli, ospite impeccabile) per gustare dell'ottima carne italiana, superlativi salumi e assaggiare il meglio che arriva da tutto il mondo, cantina di livello. Un menu per la serata molto importante dove la materia prima è lavorata con sapienza. A mio giudizio colori più chiari nell'arredamento l'avrebbero forse reso più agréable. Mercoledì altro locale, questa volta a Brescia: quattro ragazzi, che a malapena fanno 100 anni tutti insieme, hanno da qualche mese Vita Nova, all'interno di un Golf Club: moltissima 'bottega' da fare ancora, perché l'entusiasmo da solo non basta, anche se il locale si presenta bene.
Chiudo la settimana: una Pasqua sobria è quello che ci vuole. Fa bene al corpo e anche allo spirito.
Elena Miano
17 aprile 2014