mercoledì 11 novembre 2015

IL SECOLO NOVO DE LE MARCHESINE


IL SECOLO NOVO DE LE MARCHESINE
Il lato bello della Franciacorta è che non si finisce mai di assaggiare, confrontare ed apprezzare. Ad ogni cantina la terra dona caratteristiche uniche che la vite  riversa nei suoi grappoli, conferendo al vino che ne deriva una traccia  del tutto particolare e distintiva. Concentriamoci su un vigneto ben distinto: la Santissima di Gussago, in provincia di Brescia. Il colle detto la Santissima si chiama in realtà,  geograficamente parlando, Colle Barbisone o dei Barbisoni. Il nomignolo attribuito dagli abitanti deriva, da sempre, dalla presenza di un ex convento o insediamento domenicano risalente al XV° secolo. La Santissima ci interessa però per la grande varietà di essenze arboree e floreali che qui crescono spontaneamente, favorite da una esposizione al sole così come da una ricchezza di terreno. Proprio la ricchezza naturale di questa zona ha suggerito a Le Marchesine la produzione, assai limitata, del Secolo Novo. Abbiamo avuto la fortuna di fare una piccola verticale, anche se informale,  di questo vino: una trilogia che ha avuto sicuramente il suo perché. Cominciamo con un 2008, 100% Chardonnay Brut Millesimato, quattro anni sui lieviti e sempre il vigneto la Santissima  a far da protagonista. Subito avvolgente ma è la vivace acidità che sorprende, un vino elegante.
A seguire un 2007 Brut Nature Millesimato: sempre uno Chardonnay in purezza, mosti scelti con cura e un corpo più caratterizzato del precedente, grande equilibrio tra le componenti. La resa per ettaro qui è di 40qt, quindi grande selezione delle uve per creare un palato armonico.
L'ultimo che degustiamo è la Riserva 2008: 60 mesi sui lieviti, grande selezione per un vino dal risultato avvolgente e consistente, il bicchiere che ti fa desiderare il secondo e poi il terzo, e via così. Solo se non siete alla guida, mi raccomando.
Ultime ma non ultime note: abbiamo degustato i vini con le delizie in miniatura create dallo Chef dell'Armani Ristorante. Il Bamboo Bar non ha bisogno di presentazioni: dalle sue vetrate si domina Milano, il servizio è impeccabile come si conviene ad un locale di questo livello. Unica obiezione: le essenze diffuse nell'aria possono sovrastare i profumi di vini e cibi. 

Elena Miano
11 novembre 2015

1 commento:

  1. Voglia di degustare e lasciarsi accarezzare dalla bollicine misteriose e delicate...

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