venerdì 7 settembre 2012

LA LEGGEREZZA DELLO SPIRITO




Nessun timore, non parleremo di religione e di spiritualità; meglio, non ne scriveremo nel senso comune del termine.
Ma c’è stata molta religione del gusto e molta ricerca per sollevare lo spirito nella serata organizzata a casa di  Marco e Giorgio Falconi. E per casa intendiamo la loro accogliente Trattoria: luogo di beata perdizione enogastronomica in quel di Ponteranica, a una manciata di km da Bergamo. Non era la nostra prima volta (e neanche l’ultima, ovviamente) da Falconi; lo era per un amico coinvolto ma abbondantemente consenziente e per altri due che con entusiasmo sono arrivati dalla metropoli milanese sulla fiducia, grazie.
La serata aveva una connotazione assai forte e accattivante: Adid, l’Associazione Degustatori Italiani Distillati (Marco Falconi ne è da qualche tempo Governatore per Bergamo) ha per fine quello di ricercare, tutelare e diffondere i valori della grappa e dei distillati e allo stesso tempo promuoverne la cultura (cit. home page www.adid.it). Potevamo essere insensibili a questo richiamo? Certamente no e, con l’entusiasmo da apprendisti che ci contraddistingue, abbiamo affrontato la serata.  Menu costruito con uso sapiente di distillati: Whisky Torbato per la cottura della Coppa di Cinta Senese, Acquavite di uva Prime Uve nere per il Risotto con Taleggio e zucchine, Rum per la crema inglese della Crostatina ai frutti.  Una menzione d’onore per gli antipasti: troviamo questo termine assai riduttivo per le portate di profumi, aromi e appagamento che la sequenza di prosciutto di Norcia IGP, la già citata Coppa e il salame del Marco hanno regalato alle nostre papille.  A seguire risotto (Ospiti A Tavola lo preferiscono più acerbo di cottura), i garganelli fatti in casa con un ragù toscano di cui serbiamo ancora il sapore (e di molto migliore rispetto a quello, già notevole, di qualche tempo fa). Girello di Chianina al forno, un assaggio di spettacolari formaggi (Marco conosce, sceglie e consiglia solo il meglio) e dolce di cui sopra.In teoria si poteva andare a  casa già belli contenti. La degustazione dei distillati ci ha catturato: un Talisker  di 10 anni, un Plantation Rum del 1990 e una Maschio Prime Uve Nere del 2007  hanno definitivamente aperto la nostra mente alla degustazione dei cioccolati di Bonajuto. Un crescendo di  fondente dal 50%   all’88%, pura libidine cioccolosa.Abbiamo passato la  mano sulla degustazione guidata dei sigari, complice ed esperto Matteo Medici: gli estimatori hanno intensamente scelto tra Griffin’s No. 500 dalla Repubblica Domenicana, un Montecristo No. 4 cubano e dei Camacho Criollo Monarca dall’Honduras.Ricapitolando: colpiti? Eccome.  Gli amici commensali sorridenti, noi appagati.  Anche per oggi lo spirito è leggero. Alla prossima.www.trattoriafalconi.it
Elena Miano

7 settembre 2012



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